Sono passati 29 lunghissimi anni da quel tributo a Freddie Mercury che tenne incollati davanti al televisore milioni di spettatori. Ero un bambino, gita in famiglia, videoregistratore a casa con rec pronto a registrare il tributo su VIDEOMUSIC, canale che adesso è sconosciuto a molti ma che prima era la risposta alla televisione di stato.

L’evento

Il Freddie Mercury Tribute è stato uno dei grandi eventi musicali in ricordo di Freddie Mercury, frontman dei Queen scomparso prematuramente il 24 novembre 1991 all’età di 45 anni, in seguito all’aggravarsi di una broncopolmonite resa letale dall’AIDS. Il concerto, tenutosi il 20 aprile 1992 (Lunedì dell’Angelo) , al Wembley Stadium di Londra, è stato trasmesso in mondovisione per una platea televisiva che supera il miliardo di persone in tutto il mondo secondo le stime ufficiali. I proventi dell’evento furono devoluti in beneficenzaper dare vita all’associazione The Mercury Phoenix Trust.

Nel febbraio 1992 alla cerimonia annuale dei Brit Awards, Brian May e Roger Taylor, rispettivamente chitarrista e batterista della band, annunciarono il desiderio di organizzare un grande evento per rendere omaggio alla vita ed alla carriera di Freddie Mercury.

Il giorno seguente vennero messi in vendita i biglietti per il concerto e tutti i 72.000 tagliandi andarono esauriti in sole quattro ore, nonostante ancora non fosse stata diffusa la minima informazione su chi avrebbe suonato oltre ai componenti restanti dei Queen.

Lo show fu l’ultimo concerto del bassista John Deacon con la band, fatta eccezione per un’apparizione live nel gennaio 1997 con May, Taylor ed Elton John al Bejar Ballet.

I numeri

1.000 persone coinvolte nell’organizzazione, 5.000 luci di scena, 30 tonnellate di tralicci, 175 microfoni, 644 chilometri di cavi elettrici, 13 satelliti collegati (incluso il primo in assoluto dal Sudafrica!)…

E ancora, oltre 700.000 Euro di merchandising venduto: 60.000€ in souvenir, 120.000€ in magliette, 120.000€ in spille, 47.000€ in cappellini e altrettanti in poster. In più… 5.000 lattine di birra e 2.000 bottiglie di vino messe a disposizione dall’Hard Rock Café per gli artisti che si sono esibiti, mentre il pubblico ha buttato giù 26.000 pinte di birra, 64.000 Coca-Cola, 20.000 hamburger, 15.000 hot dog, 250 Kg di patatine e 3.000 porzioni di popcorn.

100.000 coccarde rosse e 40.000 sciarpe rosse furono distribuite gratuitamente ai tornelli come simbolo della consapevolezza sull’AIDS. In definitiva, oltre 14 Milioni di Euro vennero raccolti e donati alla nuova fondazione Mercury Phoenix Trust per l’educazione e la ricerca contro l’AIDS.

«Ciao gente. Buonasera a Wembley e al mondo. Siamo qui stanotte per celebrare la vita, il lavoro e i sogni dell’unico Freddie Mercury. Gli daremo il più grande saluto della storia!»
── Brian May

«OK, questo giorno è per Freddie, per voi, ed è per dire a chiunque nel mondo che l’AIDS riguarda tutti. E’ quello il significato di tutti questi nastrini rossi. Potete piangere quanto vi pare, e John ha qualcosa da dirvi»
── Roger Taylor
«Ciao. Prima di tutto Brian, Roger ed io ringraziamo tutti gli artisti che si esibiranno qui oggi a Londra, donando il loro tempo e le proprie energie per far diventare realtà questo tributo e farlo avvenire oggi. Prima di tutto, the show… must go on, e inizieremo con una band americana, tre volte vincitrice dei Grammy, diamo il benvenuto ai Metallica!»
── John Deacon

Il video

Suonarono tutti ma veramente tutti. Metallica, Guns and Roses, U2, David Bowie…in quello che fu il concerto più grande di sempre come tributo.