Abbiamo avuto il piacere di intervistare Andrea Roncato, che ci ha raccontato degli aneddoti sul passato e anche dei progetti futuri. Proprio in una di queste domande abbiamo voluto approfondire un film molto divertente: Anni 90 del film 1992 diretto da Enrico Oldoini. La pellicola è divisa in nove episodi interpretati da Massimo Boldi, Francesco Benigno, Christian De Sica, Nino Frassica, Ezio Greggio, Maurizio Mattioli e Andrea Roncato. L’anno successivo ha avuto un sequel, Anni 90 – Parte II

LA SCENA FINALE

Proprio nella scena finale, Andrea Roncato e Nino Frassica interpretano due sfortunati cittadini che prendono la metro e si mettono a correre perchè inseguiti da due bulli in realtà, fanno casualmente la stessa strada ma dopo un po’ si scoprirà che hanno più paura dei due amici e, non capendo i motivi della loro fifa, gli corrono anch’essi appresso. Allo stesso modo dietro, piano piano, iniziano a comportarsi anche decine di altri passanti, presi da un panico irrazionale, poiché nessuno ne sa la precisa ragione. Alla fine è un vero fiume di persone quello che corre per strada chiedendo aiuto, ma non conoscendo affatto il motivo della concitata fuga. Ci pensa infine un sosia di Alfred Hitchcock, con tanto di cane al guinzaglio, a spiegare i motivi di questa immotivata paura.  L’attore ha voluto ricordare la scena: 

“Il regista era Oldoini, molto bravo, è stato anche l’autore di molti film importanti. Fu sua l’idea di questa scena in metropolitana. Era molto carina come cosa, era veramente cinema non c’erano battute, erano proprio i tempi e la situazione che ti portavano a ridere e a divertirci. Era una situazione vera perchè ad esempio se in centro ti metti a vedere in alto prima o poi arriva qualcuno a vedere anche tu non stai guardando niente.”

 

Ma con Frassica avete improvvisato un po’?

“Frassica è Frassica. Il suo modo di parlare, di dire le cose. Frassica ha dei tempi tutti suoi, è particolare come comico, è unico. Molto bravo, una persona molto carina, molto divertente. Con lui ho fatto parecchie cose. Facevamo anche due gay che vivevano insieme e io mi innamoravo di lui…”.