Nell’agosto del 1986 usciva uno dei giochi più famosi del mondo, nonché il primo a introdurre il concetto di finali multipli. Ebbene sì è passato tanto tempo e i ricordi sono vari, tra cui le 200 lire, la musica… Fu uno dei primi giochi dove ognuno di noi ha giocato. Io lo avevo nel mio bar di paese, ancora ricordo partite a 200 lire, cercavo di arrivare sempre fino in fondo ma non c’era niente da fare anche perchè sarebbe costato uno sproposito finire tutti e 100 i quadri, ma sopratutto la cosa più bella era la condivisione, trovare l’amichetto di turno che si sarebbe avvicinato a me e giocato con il draghetto blu..beh 30 anni dopo la cosa si è ripetuta grazie agli emulatori, gli stessi ragazzi con il quale giocavo hanno finito il gioco con me ed è stata la più grande soddisfazione di sempre.




Ora basta con le lacrime veniamo al gameplay, la trama è ovviamente essenziale, ma più che sufficiente per farci giocare per 100 livelli. Il cattivo di turno rapisce due ragazze e tramuta i rispettivi compagni in draghetti spara-bolle, ai quali non resta altro da fare che mettersi in marcia per salvare le proprie amate. Il suo creatore, Fukio Mitsuji, lo concepì quando aveva 26 anni.




Il gioco è per giocatore singolo o per due in cooperazione simultanea. I due piccoli draghi, Bub (verde) e Bob (blu), devono farsi strada fra 100 livelli platform a schermata fissa popolati da mostri. Lo scopo di ogni livello è quello di sterminare tutti i mostri presenti sullo schermo per poter avanzare al successivo.




I due draghi possono camminare orizzontalmente e saltare, e hanno come unica arma la loro capacità di sputare bolle, che viaggiano orizzontalmente per un breve tratto e poi fluttuano lentamente per lo schermo. Quando viaggiano orizzontalmente appena sparate, le bolle possono catturare i nemici e li rendono innocui e vulnerabili: una volta che il nemico è imprigionato all’interno, il giocatore può far scoppiare la bolla andandole addosso, eliminando così il mostro e guadagnando punti. I mostri uccisi in tal modo si trasformano anche in frutta che cade in luoghi casuali dello schermo e può essere raccolta per ulteriori punti. Le bolle tra loro vicine, vuote o piene che siano, si scoppiano tutte insieme in una reazione a catena; se in tal modo si uccidono più nemici insieme si ottengono molti più punti e frutta migliore.

Poiché è possibile saltare sopra le bolle senza scoppiarle (ma non è possibile rimanerci fermi sopra), le bolle possono anche servire come piattaforma per poter raggiungere zone del livello altrimenti irraggiungibili.

In alcuni livelli appariranno delle bolle speciali che faranno beneficiare il giocatore di numerosi bonus:




  • Le bolle con all’interno una lettera doneranno una vita extra una volta formata la scritta “EXTEND”.
  • Le bolle piene d’acqua, se scoppiate, faranno cadere in gioco un torrente che, partendo in direzione opposta a quella del draghetto, travolgerà i nemici trasformandoli in diamanti blu da 7000 punti.
  • Le bolle con all’interno una folgore, se scoppiate, lanceranno in orizzontale e nella direzione opposta a quella del vostro draghetto delle scariche elettriche che trasformeranno i nemici in diamanti gialli da 8000 punti.
  • Le bolle contenenti delle fiamme faranno cadere a terra un tappeto infuocato che tramuterà tutti i nemici con cui entrerà in contatto in diamanti rossi da 9000 punti.
  • Una bolla molto rara rossa con un fulmine lampeggiante donerà 100.000 punti al giocatore e abiliterà il personaggio principale a sputare palle di fuoco per i successivi 6 livelli.




In ogni livello appariraranno, in punti fissi prestabiliti e anche in momenti diversi, due oggetti di cui uno se raccolto darà al giocatore solo un certo numero di punti, l’altro darà al giocatore un determinato potenziamento (uno solo dei due draghetti potrà raccogliere l’oggetto che appare in un determinato livello):

Il gioco venne partorito dalla mente di Fukio Mitsuji (nella classifica punteggi firmato con MTJ), dipendente della Taito, che nel 1986 ideò i due personaggi Bub & Bob. Il nome nasce infatti dall’unione fra la parola inglese “bubble” (bolla) e il nome dei due personaggi (Bubble Bobble). Il videogame in questione fu poi programmato da due programmatori, Ichiro Fujisue (ICH) e Nishiyori (NSO), e musicato da Tadashi Kimijima (KIM). La rivista Retro Gamer nel 2004, oltre a porre Bubble Bobble al 12º posto dei migliori giochi di tutti i tempi, ricorda come il tema musicale sia uno dei più memorabili.




Nel 1996 la Taito annunciò di aver smarrito i codici sorgente del gioco originale e ciò rese molto più complicato realizzare le successive conversioni





Esiste un videogioco, scarsamente conosciuto e abbastanza raro, che può essere definito come il progenitore di Bubble BobbleChack’n Pop. Creato nel 1983 dalla Taito, Chack’n Pop non presenta grosse somiglianze a livello di gameplay con Bubble Bobble, ma è ricordato come il primo gioco in cui appaiano i Beluga (Monsta) e gli Stoner (Mighta), questi ultimi con la sola funzione di rappresentare il timer interno di ogni livello. Chack’n Pop è stato più volte omaggiato all’interno dei giochi della serie di Bubble Bobble, ad esempio il livello 29 di Bubble Bobble riproduce uno degli schemi di Chack’n Pop e il livello 43 riproduce la sagoma di Chack’n.