Intervistato da “Fanpage.it”, Chicco Sfondrini, lo storico autore di “Saranno Famosi” prima e di “Amici” poi, racconta come conobbe Maria De Filippi:
“Conobbi Maria De Filippi a Matricole. Venne ospite e mandammo in onda il suo debutto da conduttrice. Fui bravo a recuperare una bella foto di lei al liceo a Pavia. Scambiammo due parole dietro le quinte per pochi secondi, non immaginando che quella persona sarebbe stata una figura fondamentale del mio destino professionale”
Per quanto riguarda la genesi di “Saranno Famosi”, spiega:
“Un giorno mi chiamò la Gregoretti, che nel frattempo era passata a lavorare con la De Filippi, e mi propose di conoscere Maria. Voleva mettere in piedi una scuola e pensò di coinvolgermi. Quando gli domandai per quale motivo avesse cercato me, mi spiegò che quella volta a ‘Matricole’ aveva apprezzato il fatto che non avessi sgomitato per mettermi in mostra. Evidentemente vedermi concentrato nel mio lavoro la colpì positivamente. Il primo periodo fu un disastro e Mediaset ce lo disse chiaramente: ‘Non andate oltre il Natale’. La De Filippi si dimostrò una grande imprenditrice: rilanciò chiedendo all’azienda fiducia, mettendo in campo se stessa”.
Rimase ad “Amici” per una decina d’anni:
“Fino all’annata con la Amoroso e Scanu. Il programma si è preso un posto nell’immaginario culturale che era impensabile alla vigilia. I più ottimisti immaginavano una tenuta per 2-3 edizioni. Maria è stata bravissima a modificare costantemente il prodotto e sono fiero di averla conosciuta. È di un altro pianeta”.
Nel 2009 Marco Carta trionfò a Sanremo. Un episodio che determinò una vera svolta:
“Fino a quel momento c’era stato un muro. Il mondo discografico era sospettoso e ci guardava male. Dal 2009 ci fu il ribaltamento totale. Se prima c’era perplessità, ora aspettano di sapere chi vincerà il talent per sapere come si svilupperanno le vendite. Il marchio ‘Amici’ è diventato a sua volta una casa discografica ed è esattamente quello che intendeva la De Filippi quando parlò di credibilità”.
Sfondrini spiega, quindi, perchè decise di lasciare il progrmma:
“Abbandonai perché non reggevo più certi ritmi. Lo riferii a Maria e lei fu carinissima. C’era inoltre un’altra motivazione. Avevo bisogno di mettermi in gioco, di sbagliare in autonomia. Se sei in squadra col più forte, vinci sempre. In compenso, non sai quanto vali realmente. Lontano dalla De Filippi lo ho capito: ho un valore medio. Certo è che io, unito alla sua bravura, ho dato il meglio di me. Abbandonare i riflettori non fu semplice, mi accorsi che mi ero trasformato in un’altra persona e impiegai qualche anno per ritrovare me stesso”.
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