Stasera IRIS alle 21 ci ripropone Cobra,  il cult del 1986 diretto da George Pan Cosmatos e interpretato da Sylvester Stallone.

Il film è basato sul romanzo Facile preda, edito anche col titolo Bersaglio facile, di Paula Gosling, dal quale è stato tratto nel 1995 anche un altro film, Facile preda di Andrew Sipes.

Ecco alcune curiosità legate alla pellicola:

 

Il film ebbe numerosi problemi di continuità, viste le numerose scene censurate: doveva originariamente avere una durata di circa 2 ore, ma alla fine durò solo 84 minuti. Questi tagli furono eseguiti per impedire che il film fosse classificato X, ovvero vietato ai minori di 18 anni, per poter quindi essere trasmesso un maggior numero di volte e incassare maggiormente. 

Brian Thompson dovette fare sette provini per assicurarsi il personaggio da lui interpretato, il cosiddetto “belva della notte”. Nello script originale quest’ultima si chiamava Abaddon. Stallone, per l’interpretazione di Cobra, ha ricevuto circa 13 milioni di dollari. Quando uscì il film, propose alla scrittrice del romanzo a cui il film si ispirato, Paula Gosling, di ristamparlo con il suo nome come autore, ma lei rifiutò l’offerta. Il budget per la realizzazione della pellicola ammonta a circa 25 milioni di dollari, mentre gli incassi globali si aggirano sui 160 milioni di dollari.

Le riprese sono state effettuate dal 23 ottobre 1985 al 17 gennaio 1986. Le scene sono state girate completamente in California, più precisamente a Venice per l’inseguimento sopra ponti, al porto di Los Angeles per la fine dell’inseguimento, a Long Beach, al Waldorf Apartments di 5 Westminster Avenue (sempre a Venice) per l’appartamento di Cobra, al Rock Store di 30354 Mulholland Hwy (a Cornell) per gli esterni del ristorante, a Santa Clarita, e a Piru.

 

In tutto furono uccise 52 persone, 41 per mano di Cobra.

A nessun componente del cast o della troupe è stato permesso di parlare con Stallone durante le riprese.

Nel biennio 86-87 la Ocean Software realizzò un videogioco per i computer Commodore 64, ZX Spectrum e Amstrad CPC; un gioco a piattaforme a scorrimento orizzontale, dove il giocatore controlla Cobretti nel tentativo di sconfiggere “le belve della notte” e proteggere la modella Ingrid dalla loro collera. Le tre versioni sono tuttavia molto differenti tra loro, anche nel design. Tutte incontrarono un certo favore del pubblico, pur non essendo produzioni molto curate