Dopo Dredd – La legge sono io e Assassins (1995), Sylvester Stallone continua il filone action di fine anni Novanta con Daylight – Trappola nel tunnel, film del 1996 diretto da Rob Cohen.

A New York, due esplosioni fanno crollare entrambe le estremità di un tunnel sottomarino del Hudson River che collega Manhattan al New Jersey e un eroe cerca di aiutare coloro che sono rimasti intrappolati. L’eroe è ovviamente Stallone, interprete di Kit Latura, un tassista, ex dipendente dei Servizi Medici di Emergenza. Nella lotta per la sopravvivenza l’ex Rambo, ormai cinquantenne, si comporta da eroe infaticabile, ma ragionevole, riuscendo nella pericolosa missione.

Nel cast, oltre a Sly, ci sono anche Amy Brenneman, Viggo Mortensen, Dan Hedaya, Jay O. Sanders, Karen Young e, in un ruolo minore, Sage Stallone, suo figlio. Questo fu il secondo film in cui i due apparvero insieme, dopo aver fatto Rocky V nel 1990. Purtroppo, come ben sappiamo, Sage ci ha lasciati nel 2012 all’età di 36 anni.

Stallone e la prematura scomparsa del figlio Sage 

Stallone sulla morte del figlio Sage: “Non c’è dolore più grande, si farà sentire per tutta la vita”

Padre e figlio insieme sul set

Navigando sul web è possibile guardare le due interviste fatte a Sylvester e Sage dalla giornalista Bobbie Wygant, dal quale siamo riusciti a captare qualche aneddoto e curiosità legati al film. Tra questi, la paura di Sage (all’epoca ventenne) nel guardare suo padre destreggiarsi in pericolose acrobazie:  

La cosa più spaventosa di questo film è stata vedere mio padre fare gli stunts su quelle ventole. È davvero difficile da vedere. Non sai mai se può capitare che scivoli e ci rimanga secco!

Anche Stallone, d’altronde, ha confermato che girare quelle scene (dove si arrampica per i condotti di aerazione di una stazione idrica) non fu affatto semplice.

“È stato davvero uno dei film più difficili. C’è azione ovunque. Nella scena delle ventole una lama mi venne addosso e mi scaraventò sulla parete, ho rischiato brutto. All’inizio pensavo che avrebbero usato nelle miniature, e invece no! Le avevano costruite per davvero, erano enormi e non era affatto un gioco”. 

 

Il set a Cinecittà

Le sequenze del tunnel vennero girate negli studi di Cinecittà di Roma, su un set lungo un terzo di miglio. Cinecitta venne scelta come set principale perché si prestava bene grazie ai suoi enormi palchi sonori facilmente allagabili. Durante le riprese a Roma, Sylvester Stallone ha insistito per alloggiare nel lussuoso Hotel Excelsior, che costava 3.600 dollari a notte. Contando che le riprese a Roma durarono quasi 3 mesi… beh, di sicuro non è stato un soggiorno economico!