Labyrinth – Dove tutto è possibile (Labyrinth) è un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson. Compie oggi 35 anni- I personaggi umani principali sono Jareth il re dei Goblin, interpretato da David Bowie, e Sarah, una giovane Jennifer Connelly. La trama si basa sul percorso di Sarah in uno strano labirinto fantastico. La maggior parte degli altri ruoli importanti sono personificati da pupazzi o da una combinazione di performance umana e di pupazzi. Il film fu un flop al botteghino, anche perchè si scontrò nel weekend di apertura contro Top Gun e Karate Kid 2, ma divenne un cult negli anni a seguire. 

TRAMA

Sarah è una quindicenne figlia di genitori separati; la madre è una attrice famosa, mentre il padre si è risposato con una donna che lei non accetta e si rifugia spesso in un mondo di fiabe. Una sera la ragazza deve fare da baby sitter al fratellino Toby, spaventato da un temporale. Sarah prova a calmarlo raccontandogli la storia contenuta nel suo libro preferito (intitolato The Labyrinth), di una ragazza che ha ricevuto dei poteri speciali dal Re dei Goblin. Nel libro la ragazza non sopporta più la sua vita e desidera che i goblin portino via suo fratellino. Sarah si immedesima con la protagonista del libro ed invoca i goblin di portare via Toby. Quando spegne la luce, immediatamente il pianto di Toby tace: tornata nella stanza, scopre che i goblin hanno rapito davvero il bambino.

Ecco due curiosità importanti che abbiamo trovato: 

LE MANI DI DAVID BOWIE NELLE SCENE DI GIOCOLERIA NON ERANO LE SUE

Il personaggio di David Bowie compie giochi di prestigio durante tutto il film: riesce a far ruotare quattro sfere di cristallo su una sola mano e a farle scorrere sulle proprie mani e sul proprio corpo come se fossero “incorporate”. Queste manipolazioni nella giocoleria, hanno un nome preciso contact juggling, che prevede proprio la manipolazione di una o più sfere. Di solito si utilizza o una palla grande o varie palle piccole.

Il fenomeno divenne molto conosciuto dopo l’uscita del film. Uno dei pionieri di questa disciplina, il primo ad introdurre l’uso delle sfere di cristallo, fu proprio colui che eseguì veramente le scene del film, il famoso giocoliere Michael Moschen, che assisteva Bowie durante le riprese. Nel video qui sotto potete vedere come materialmente lui sostituiva le proprie mani a quelle del cantante nascondendosi dietro lui. 

IL GRANDE GESTO DI DAVID BOWIE VERSO UN BAMBINO AUTISTICO

Oltre ad essere una grande rock star, David Bowie aveva la reputazione di essere un ragazzo molto semplice. A quanto pare, era anche un uomo estremamente caritatevole, come evidenziato da una storia raccontata da Paul Magrs .

L’autore ha raccontato la storia di un suo amico affetto da autismo, bambino all’epoca, che è stato invitato a partecipare a una proiezione di Labyrinth nel 1986. L’anteprima fu progettata per consentire proprio ad alcuni bambini di incontrare Bowie. Il rocker si rese subito conto che il suo piccolo ammiratore era molto a disagio, allora lo prese, gli regalò una maschera e gli disse:

“Ho sempre paura, proprio come te. Ma indosso questa maschera ogni singolo giorno. Non toglie la paura, ma mi fa sentire un po ‘meglio. Mi sento abbastanza coraggioso allora per affrontare il mondo intero e tutte le persone. E ora lo farai anche tu “

 

FONTE SCREENRANT