È Giovanni Pellino, in arte Neffa, il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, il cantautore si racconta in “Neffa – Come un canerandagio”. In onda lunedì 2 giugno alle 21:00 su Sky TG24, sabato 7 giugno alle 12:30 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.
Approda nel mondo della musica come rapper, per poi essere pioniere dell’hip pop in Italia, ma adesso, dopo svariati successi e la pubblicazione di numerosi pezzi, Giovanni Pellino, in arte Neffa, ha deciso di tornare alle origini, con l’uscita del suo nuovo album ‘Canerandagio Parte 1’:
“È stato un ritorno decisamente inconsapevole, come scintilla. A mano a mano che il progetto prendeva piede, a quel punto, c’era una parte consapevole che diceva ‘ok, direttore dei lavori Giovanni Pellino!’. Non mi è successo subito di pensare che questo sarebbe stato un grande lavoro, perché sono abituato a strani colpi di testa durante i miei percorsi musicali. Ogni tanto viene a galla una canzone che non mi aspettavo, con uno stile che non mi aspettavo, e qui ce n’era stata una inizialmente, ma man mano che il tempo passava ho scritto altri due-tre pezzi di seguito e lì ho pensato che quella costituisse una strada che mi stava scegliendo. Ho ‘temuto’ che qualcuno potesse pensare che questo ritorno sarebbe stato solamente una trovata di marketing, ma io sono tornato con l’idea di innovarmi”.
Successivamente, ripercorrendo tutta la lunghissima carriera musicale del cantautore, sono indubbiamente molti i pezzi di successo, con ognuno di loro che ha costituito a modo proprio una tappa importante. Tra questi, si possono ricordare ‘Aspettando il sole’, che rappresentava qualcosa di nuovo e innovativo per il periodo in cui era uscito, dato negli anni Novanta l’Italia non aveva ancora pienamente abbracciato il genere rap, oppure ‘Prima di andare via’, autentico successo radiofonico. Menzione a parte la merita anche ‘La mia signorina’, pezzo con il quale Neffa si era allontanato dal genere hip pop e che aveva rappresentato per il cantautore un vero e proprio esercizio di stile, che in qualche modo ha lasciato, a modo suo, un segno deciso nella sua carriera:
“Con questo pezzo ho pensato inizialmente, impaurito, che sarei andato a complicarmi parecchio, poi mi sono sentito più divertito, sperando che si sarebbe capito che con questo brano puntavo alla ricerca del vero. Le reazioni invece sono state crude. Con questo pezzo, anche se avevo fatto quello che sentivo di fare, pensando di aver intrapreso una strada che mi aveva scelto, tanti mi hanno dato del venduto. Ho sofferto per questo e ne porto ancora i segni. Mi dispiaceva che il tutto non era stato compreso”.
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