In queste ore è tornato virale un litigio che Pippo Baudo ebbe a “Novecento” con la psicologa Maria Rita Parsi chiamata a commentare il caso di Alina, la cantante ai tempi 12enne che nel 2003 venne scelta proprio dal conduttore per Sanremo. La ex cantante, oggi nutrizionista, ricorda con Fanpage.it quei momenti e l’esperienza del Festival:
“Accadde un casino tremendo. Fu tutto spiacevole, sia per me che per i miei genitori, che all’epoca erano giovanissimi. È uno dei motivi per cui non amo rivangare il passato. Non sputo affatto nel piatto in cui ho mangiato. È stato bello e mi sono divertita, ma si respirò un clima spiacevole“.
Alina, oggi nutrizionista ed osteopata, osserva:
“Sono d’accordo sul fatto che i bambini debbano fare i bambini. Tuttavia, il fatto che io cantassi al Festival non escludeva la mia possibilità di essere una bambina. Mi esibivo e poi tornavo a giocare con le mie amiche, ovvero la stessa cosa che avrei fatto se avessi preso parte ad un concorso diverso da Sanremo”
E su Baudo dice:
“Ho la sensazione che anche lui ebbe parecchi timori dopo l’esplosione del caso. Fu una difesa televisiva. Con me in privato non parlò, non ci fu un raffronto one to one. Non ci fu un concreto rapporto e anche questo aspetto mi rattristò. Mi sentii strumentalizzata“.
Ma cosa accadde dopo Sanremo? Alina racconta:
“Avevo un contratto di sei anni con una casa discografica. Avrei dovuto registrare un disco in inglese e realizzare un tour fuori dall’Italia. Purtroppo dall’oggi al domani svanì tutto. Per via del caos che si era generato. Si spaventarono. In tv c’erano psicologi che affrontavano la mia vicenda. A distanza di tempo tentai di rimettermi in pista, ma ero meno disposta a scendere a compromessi, visto ciò che mi era accaduto. Arrivarono persino a propormi ‘X Factor’”
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