È una decisione dolorosa quella che Giampiero Mughini si appresta a compiere: vendere parte della sua immensa biblioteca, un patrimonio intellettuale che conta tra i 20.000 e i 25.000 volumi. Lo fa, spiega, non per capriccio ma per necessità, dopo che le sue entrate televisive sono cessate e i suoi risparmi si sono notevolmente ridotti. Mughini non nasconde il malessere che accompagna questa scelta: «Decisione dolorosissima», commenta.
E aggiunge: «Non ho risparmi, e da quando sono stato male nessuno mi fa lavorare in tv». L’idea che molti dei contatti televisivi, anche persone che considerava amici, siano “evaporati” in questa fase fa trasparire un senso di isolamento e disillusione: «Gli amici? Evaporati».
Ma precisa subito che ci sono titoli che non intende cedere:
«I tre libri di Italo Svevo… i libri di Umberto Saba… e poi Carlo Dossi, cui credo di somigliargli».
Mughini racconta anche le sue condizioni fisiche: «Ho avuto problemi di salute. Ora sto bene, ma ho difficoltà motorie che mi impongono di “gestire” la vecchiaia»
fonte CORRIERE
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