Ospite a “Belve”, Irene Pivetti ripercorre i momenti decisivi della sua vita e della sua carriera, dalla politica alla tv. Non mancano toni accesi sulle disavventure giudiziarie. Si parla, quindi, del sequestro delle mascherine importate dalla Cina dalla sua società e per il quale è sotto processo, ma Pivetti si difende:
“Tutte regolari e certificate, l’indagine non doveva partire. È stato un trauma”.
La Fagnani continua menzionando la vicenda del 2021 quando è stata coinvolta nell’ambito di un processo per evasione fiscale, la giornalista ricorda alla sua ospite “un pagamento da 13 milioni anziché da 1,3 milioni” e Pivetti risponde:
“Ho restituito l’eccedenza”
E sulla possibilità di finire in carcere, risponde:
“Come qualsiasi circostanza della vita bisogna farci fronte se si presenta. Ma non accadrà”.
La politica ha sempre fatto da sfondo alla sua attività professionale, ma se n’è allontanata in maniera graduale, approdando al mondo della televisione, prima autrice e poi come conduttrice di programmi tv e a questo proposito Fagnani chiede: “Sente di essere venuta meno al decoro della carica che aveva ricoperto?”:
“In cosa? Le circostanze erano diverse. Lele Mora? Era un grande professionista. Poi è cominciata una discesa che lo ha portato a perdere lucidità e credibilità”
La giornalista ricorda che ad indurre Pivetti a fare televisione, pare sia stato l’ex marito, Alberto Brambilla, come fa intendere Fagnani, che però viene corretta dalla sua ospite:
“No, ero molto innamorata e come è giusto che sia in una coppia condividevamo molte cose. Fu un rapporto intenso e anche molto passionale”
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