Se uno pensa al caso non può venire in mente quello che è capitato a George Michael. Il nostro cantante leader indiscusso delle canzoni di Natale con LAST CHRISTMAS è morto proprio il 25 dicembre di 3 anni fa. 




Con circa 110 milioni di dischi venduti, è uno degli artisti musicali britannici di maggior successo, sia nella madrepatria sia all’estero, molto famoso anche negli Stati Uniti, dove ha un seguito di oltre un milione di fans. Dapprima membro del duo pop Wham!, si è poi lanciato in una fortunata carriera da solista iniziata nel 1987 con l’album Faith (con cui ha vinto due Grammy Award negli USA) e la relativa tournée. George Michael è l’artista che ha fatto il passaggio più costoso da una casa discografica all’altra, quando ha lasciato la Sony Music per la Virgin Records, per la cifra di 100 milioni di dollari.




Dopo un paio di album (Listen Without Prejudice Vol. 1 e Older), seguono lunghi periodi dedicati soltanto all’esecuzione, dal vivo (Five Live) e in studio (Songs from the Last Century), di cover di brani di altri artisti (a causa di problemi legali con la propria etichetta) e una breve crisi personale (dovuta, in parte, a scandali legati alla sua omosessualità). È tornato alla ribalta nel 2004 con un nuovo album, Patience, e un altro tour mondiale. Nel 2014 torna sulla scena musicale con un nuovo album, Symphonica, registrato durante il Symphonica Tour.




Il 25 dicembre 2016 muore per un attacco cardiaco nella sua casa di Goring-on-Thames. Le iniziali incertezze circa la causa del decesso, su cui indagava la polizia, vengono fugate solo nel marzo 2017: dall’autopsia emerge infatti che a provocare la morte del cantante siano stati problemi di cuore e steatosi epatica. Il protrarsi delle indagini ha impedito la celebrazione del funerale, svoltosi a Londra il 29 marzo 2017 in forma privata: l’artista è stato sepolto all’Highgate Cemetery, nel nord della capitale, accanto alla tomba della madre.