Ospite a “Oggi è un altro giorno”, Enzo Paolo Turchi ha ricordato Raffaella Carrà. Ballerino e coreografo, Enzo ha lavorato anni con la showgirl regina della televisione italiana e fu il primo a ballare il Tuca Tuca con la Carrà a “Canzonissima” nel 1971:

“L’idea venne a Gianni Boncompagni e doveva essere il balletto di una sola puntata. Avevamo paura Raffa e io che ci mandassero via. C’era Gianni Boncompagni che insisteva. Noi non sapevamo che Tuca tuca avrebbe rappresentato un cambio epocale e che con quella avremmo girato il mondo”.

La Bortone gli domanda, allora, come mai questo ballo suscitò tanto scalpore all’epoca. Enzo Paolo Turchi le racconta, quindi, del ballo che negli anni’60 ha rivoluzionato una generazione e ha scardinato alcuni tabù:

“Si scandalizzavano perchè dalle telecamere sembrava che ci toccassimo altre parti e non il fianco.”

E poi un tenero ricordo di Raffaella Carrà come professionista dello spettacolo:

“Non aveva la percezione di essere una vera star. Era sempre in dubbio prima delle sue tournée. Lei insisteva sulle cose quando non funzionavano. Continuava imperterrita a cercare di migliorare, a provare a comprendere cosa non funzionasse. Lei era molto brava a scopa, ci giocavamo sempre mille lire e le firmavamo prima di iniziare la partita”.

Come aveva raccontato a “Repubblica”, Enzo Paolo e Raffaella si conobbero durante un programma natalizio della Rai:

“La prima volta che ci siamo incontri avevo 14 anni, lei appena 18. Eravamo giovanissimi e giravamo negli studi Rai di Napoli un programma natalizio: lei faceva la fatina e io ero uno dei bimbi che cantava. Poi ci ritrovammo nel 1971 a “Canzonissima”, “ei presentatrice agli esordi già pronta a diventare Raffaella, una star, io ballerino del San Carlo approdato in tv”.