In una lunga intervista rilasciata al “Corriere del Trentino”, Alessia Merz ha ripercorso la sua carriera e ha spiegato di avere deciso di lasciare la televisione perché avvertiva il desiderio di dedicarsi alla sua famiglia. Nonostante non le dispiaccia l’idea di tornare in TV, non si impegnerebbe mai in progetti che richiedono una sua presenza quotidiana:
“Mi è stato proposto più di un reality e non ho accettato, ad esempio “il Grande Fratello vip”: non avrei la testa per far finta di litigare per un pezzo di pane. Primo perché sono molto competitiva e poi stare lontana dalla mia famiglia per più di due giorni è impensabile. Ormai vado per i 51, ho già dato”.
Alessia Merz ha raccontato che fu Pino Insegno a notarla e a proporle di fare un provino per Non è la Rai:
“Mi ospitò a casa dei suoi per rassicurarmi sulle sue intenzioni”.
Ricorda che le ragazze non erano particolarmente solidali tra loro:
“La solidarietà femminile era poca: le ragazze più “sgamate” non ti lasciavano nemmeno sedere in prima fila. Ogni giorno fuori dal Palatino c’era la gente che aspettava, chiedeva autografi e foto. Miriana Trevisan era la più richiesta, poi Ambra, io, Antonella Mosetti, Ilaria Galassi, Laura Freddi”.
La cinquantenne ha ricordato, poi, il provino peggiore, nel corso del quale subì una molestia:
“L’unico episodio che mi ha segnata è stato un provino a Milano, dove ho rischiato brutto: salita in macchina, mi sono trovata con il sedile reclinato. Ho urlato come una matta. Da lì ho capito l’importanza di avere un agente”.
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