Intervistato dal quotidiano “Libero”, Cochi Ponzoni racconta i motivi che lo portarono a separarsi artisticamente da Renato Pozzetto:
“Venivamo da un successo clamoroso quello di Canzonissima dell’anno prima che aveva consacrato la nostra comicità surreale. Tutta Italia ci conosceva ma ragionammo su alcune offerte che piovevano. Offerte cinematografiche: ma di fare la coppia al cinema, stile Franco e Ciccio, non ci interessava”.
Così si separarono:
“A Renato arrivò la proposta di essere protagonista di Per amare Ofelia, un film che ebbe poi grande successo e lo lanciò nel cinema. Contemporaneamente mi telefonò Alberto Lattuada proponendomi un bel ruolo in Cuore di cane. Film tratto da un libro di Michail Bulgakov che mi aveva quasi costretto a leggere Paolo Villaggio. Non abbiamo mai litigato. Ci siamo conosciuti da bambini a Gemonio, sul Lago Maggiore, dove le nostre famiglie erano sfollate in tempo di guerra. Ci conosciamo da 80 anni. Siamo complementari ma con gusti diversissimi. Renato va pazzo per le automobili e la velocità, io leggo libri. Mai guidato una volta quando viaggiavamo insieme per lavoro. Si metteva al volante e si credeva Niki Lauda”
Per quanto riguarda i loro eredi, Cochi non ha dubbi:
“Valerio Lundini. Ma anche Lillo e Greg hanno un linguaggio che assomiglia un po’al nostro. Negli anni ’90 ho molto apprezzato Aldo, Giovanni e Giacomo”.
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