Lo aveva anticipato a Gabriele Vagnato durante un’intervista video su Youtube: Fedez sta scrivendo un libro autobiografico e ieri, per la gioia dei suoi followers, ne ha pubblicato due pagine. Dalla rottura con Chiara Ferragni al tentato suicidio, Fedez racconta così dei momenti difficili dell’ultimo anno:

“Uno scontro tra due parti di sé stessi, che non prevede che entrambe sopravvivano. Il corpo resterà in vita dopo l’amputazione? Ero su quel palco, incapace di gestire il caos, ma anche in mille altri posti. In tutte le case dell’ultimo anno, su tutti i letti d’ospedale, sui divani dei litigi, nei locali dove mi sono rifugiato e ho fatto casini. Davanti alle facce che ho lasciato si coprissero di lacrime, le facce di chi, sfinito, sfinita, mi ha detto basta”

Fedez ritorna con la memoria sul palco di Sanremo, quando ha presentato Battiti e le sue pupille erano dilatate:

“Ho tenuto gli occhi chiusi per non essere travolto, per arrivare alla fine della sola canzone che avrei potuto cantare in questo momento: tornare su quel palco, dove è iniziata la fine di tutto. Dove ho esagerato, mi è stato detto, urlato. Dove non ho avuto rispetto. Tornarci con un pezzo che è stato il mio modo di vedere davvero quello che ci è successo, quello che ho fatto. Poi ho aperto gli occhi, le pupille nere, ultradilatate. Petrolio, buco nero, “il paziente non è cosciente”.

Ed infine sulla popolarità che lo ha travolto:

“La fama è simile a un girone infernale: c’è tanta luce ed è un massacro che tutti amano spiare. Ambizione? Narcisismo? Io so solo che ho quasi smesso di vivere: io non so quanto mi resta da vivere. Quando sto da solo, i demoni arrivano. Proprio i demoni, senza volto o con il mio: con gli occhi neri, come i miei a Sanremo. Dita lunghe e sguardi vuoti. E quindi esco. Parlo con gente. Gente che conosco da sempre o che ho appena conosciuto, non importa. Tutti loro hanno lo stesso problema. Le persone che frequento soffrono della stessa patologia”.