In occasione dell’uscita del suo prossimo album, dal titolo Oro e rosa, disponibile dal 14 novembre 2025, Irene Grandi si racconta a “Vanity Fair”, lasciando spazio anche alle sue esperienze sanremesi e alla propria vita privata. Dal 2018, ha scelto di essere indipendente:
“Non ne valeva la pena, le persone che mi avevano seguita dagli esordi non c’erano più, dal 2016 a oggi mi sono sentita messa da parte, con l’esplosione dello streaming e dei nuovi generi. Sono stati anni di grandi cambiamenti e non nego che, all’inizio, mi è mancata la terra sotto ai piedi”.
Così ha scelto di prendersi una pausa:
“Non ne potevo più, mi sono dovuta fermare. Fino ad allora era andata benissimo, ma vivevo nella costante paura dei fallimento, con l’ansia del successo, i numeri e il resto. Irene Grandi era un personaggio a cui avevo dato troppo”
E al ritorno si è ritrovata nel vortice del cambiamento:
“Ma va bene così, mi “frega” molto meno del successo, inteso proprio a livello materiale. Ho capito che era il momento di esplorare nuovi suoni, di tornare al blues e di uscire dal pop. Mi sono arricchita tantissimo a livello artistico”.
Una ricchezza che ha cercato di portare sul palco del Festival di Sanremo nel 2020, classificandosi nona con Finalmente io, scritta da Vasco Rossi. Ma, per il momento, la kermesse musicale sembra lontana dai progetti della cantante:
“Non ho una canzone adatta, non mi candido neanche per il prossimo Festival, ci sono andata spesso, ma ora mi sentirei un po’ fuori luogo. Mi sembra molto orientato verso l’urban, la dance e in generale le nuove generazioni”.
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