In una lunga intervista al “Corriere della sera”, Anna Pavignano, storica compagna di Massimo Troisi, racconta la storia d’amore con l’attore, durata otto anni:
“Mi innamorai di Massimo prima che diventasse Troisi. È fuori dubbio che ho amato l’uomo prima dell’artista. Il nostro era un rapporto divertente, folle, stimolante, creativo. Scrivevamo insieme i suoi film e nei suoi film mettevamo anche le nostre tensioni di coppia, i nodi sentimentali. C’è tanto di noi, per esempio, nei guai di cuore di Pensavo fosse amore… invece era un calesse”
Nel film in questione, Tommaso dice a Cecilia che uomo e donna non sono fatti per sposarsi:
“Esattamente quello che Massimo pensava. Me lo ha detto sin dai primi tempi. Me lo disse chiaramente: non voleva figli perché non voleva assumersi altre responsabilità oltre a quelle che il lavoro gli imponeva”.
Anna Pavignano descrive quella con Massimo Troisi una “coppia aperta”:
“Lui non ha mai negato di avere, in contemporanea, altre storie. E me le raccontava, me le raccontava tutte nei dettagli. Da una parte, il fatto che l’uomo che amavo mi raccontasse le sue avventure mi faceva illudere di controllare quella storia, di guidare il nostro rapporto. Ma io soffrivo”.
Anni dopo la fine della loro relazione, continuarono a mantenere un ottimo rapporto sia professionale che personale:
“Gli chiesi quale fosse il suo grande rammarico. Mi rispose: ‘Non essere riuscito a costruire un legame stabile'”.
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