Nuovo colpo di scena nell’affaire Raoul Bova. L’attore romano nel reclamo presentato oggi al Garante della privacy, per la diffusione incontrollata dei suoi audio privati con la modella 23enne Martina Ceretti, si farà difendere dall’ex suocera, l’avvocatessa Annamaria Bernardini de Pace. I soggetti diffidati, come riporta il “Corriere”, sono Fabrizio Corona, Meta, Google, Youtube, Tik Tok, X, Ryanair, insieme con le società di calcio di Napoli e Torino.

Oggi Bernardini De Pace all’”Ansa” spiega:

“Oltre ai ricatti, nel momento in cui quelle chat e quegli audio sono stati diffusi vengono commessi altri reati, che hanno giustificato il nostro ricorso al Garante. Tutta questa storia è comunque una vicenda verognosa, nella quale Raoul si è comportato da persona per bene, che ha deciso di denunciare anziché pagare come fa la maggior parte dei personaggi famosi allo scopo di difendere il danno reputazionale. Lui invece ha denunciato nonostante fosse consapevole di questo rischio”.

La richiesta di sostegno è arrivata dall’attore:

“Raoul mi ha telefonato spiegando quanto era accaduto e chiedendomi ‘Mi aiuti?’. Così gli ho consigliato intanto un buon penalista, dal quale ha scelto di farsi assistere. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia ma lo sono come genitori. E poi io sono una divorzista, non sono una stron… I miei nipoti hanno una nonna che è orgogliosa di quello che ha fatto il loro padre, cioé del fatto che ha denunciato quei ricatti. Del resto non a caso ha interpretato come attore il ruolo del capitano Ultimo per tanti anni”.