In un’intervista al “Corriere della sera”, Raz Degan racconta che per liberarsi di tutto ciò che potrebbe sporcare il suo corpo e la sua mente, digiuna. Il suo record è di 18 giorni, dopo un periodo di lavoro intensissimo, ma di recente ha organizzato due giorni di digiuno collettivo:
“Il digiuno è diventato così una esperienza online di crescita e benessere. Non è una gara di resistenza, ma un esercizio per togliere il superfluo e ritrovare respiro e lucidità. All’estero il digiuno è sempre più sostenuto. Esiste oggi un’ampia letteratura scientifica sui suoi benefici”
La sua casa è un trullo nella Valle d’Itria, in Puglia, dove cammina spesso scalzo:
“È il mio modo per restare con i piedi per terra”.
Non possiede una televisione, non ha mai rincorso la mondanità e vive tra viaggi e progetti artistici:
“A gennaio ero in India per il Kumbh Mela, poche ore dopo ero su un red carpet: non ho mai smesso di essere me stesso”
Guardandosi indietro, Raz ricorda i grandi con cui ha lavorato: Anthony Hopkins e Jessica Lange in Titus:
“Due scuole opposte: lui capace di trasformarsi all’istante, lei immersa totalmente nel metodo Stanislavskij”
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