Si accende la polemica a “La volta buona”. Chiamata a commentare tematiche incentrate su Miss Italia e il suo dibattuto declino reputazionale, Flavia Vento ne approfitta per raccontare, dopo le dure critiche del 2018, della sua parentesi al programma Libero, con Teo Mammucari conduttore:
“Delle volte mi sono pentita, delle volte no, ma resta un programma divertentissimo che ha fatto molti ascolti, un programma cult. Mi hanno messa sotto al tavolo perché avevano realizzato un tavolo troppo grande e non sapevano cosa farci. Donna-oggetto? La donna-oggetto può esserci, ma io lì ero vestita, credo che siano prevalentemente le veline a poter essere viste come donne oggetto. Sono col costume, ballano in maniera provocante”
La discussione è poi proseguita con l’intervento di Alessia Merz, che, seduta al fianco di Flavia Vento, ha difeso con fermezza il ruolo della velina:
“Noi ballavamo, comunque ballavamo, registravamo le telepromozioni. La donna oggetto non esiste. Non mi sono mai sentita una donna-oggetto, anche perché noi lavoravamo molto. Tutte le cose fatte con ironia hanno un valore. Anche la stessa valletta che affiancava l’uomo… Proviamo a immaginare un Festival di Sanremo senza una valletta, o comunque figure con un ruolo minore che acquistano una rilevanza fondamentale. Le donne-oggetto sono più nelle mura di casa che non in quelle del mondo dello spettacolo”
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