Ospite di “Belve”, Paola Iezzi racconta i dieci anni di stop artistico, la crisi con la sorella e il rapporto con gli uomini. Dopo l’enorme successo con “Vamos a bailar” e le hit, la separazione dalla sorella Chiara nel 2013 le ha generato un momento di forte disagio:
“Pensavo spesso alla morte, che per me poteva finire lì. Poi mi sono preoccupata e mi sono detta: è arrivato il momento di farmi aiutare. Avevamo una dipendenza affettiva si, eravamo una specie di mostro a due teste”.
Nello specifico, sui rapporti con la sorella Chiara Iezzi dopo il distacco professionale:
“Per un paio di anni non ci siamo sentite, Chiara ha avuto una crisi personale molto complessa”.
E sul litigio con Arisa:
“Mi è dispiaciuto per la sua reazione social, ha il mio numero di cellulare”
A un certo punto, Francesca Fagnani le chiede quanto sia una dominatrice nella vita, al che la risposta di Paola Iezzi:
“Credo di aver creato delle aspettative…Non sono una dominatrice, mi piace un po’ il linguaggio colorito. Insieme ad altre cose, tutto nel limite. Siamo lontanissimi dal video di Kamasutra”
La cantante spiega anche la ragione per cui viene considerata un’icona gay:
“Siamo state sempre più capite dalla comunità che dal resto del pubblico anche quando non ci credevamo nemmeno noi!”
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