Enzo Iacchetti, 72 anni, si è raccontato in una nuova intervista al Corriere.

Su Maurizio Costanzo, racconta:

Quando è morto ha pianto tre giorni.
«Mi manca molto, piango tuttora. Perché nessuno lo ricorda più e questo mi dà fastidio. Ho ancora il suo cellulare in rubrica, alla M come Mauri, ogni tanto penso: “Aspetta che lo chiamo”. Per me che ho perso il papà da giovane, Costanzo è stato un secondo padre».

Su Striscia La Notizia:

A «Striscia» le fecero un contratto di una sola settimana.
«Volevano vedere se funzionavo. Salì l’audience e me lo allungarono a un mese».

Scherzi su scherzi.
«Ezio e Ricci mi tartassavano. Come al militare. Al ristorante se ne andavano uno dopo l’altro, lasciandomi solo con le Veline. Il conto lo pagavo sempre io. Mi hanno nascosto le chiavi dell’auto. Mi hanno chiuso in camerino, mi liberava l’uomo delle pulizie»..

E poi quelli alle Veline.
«Usavamo la macchinetta dei rumori molesti di Mel Brooks e premevamo il pulsante quando si chinavano alla fine dello stacchetto. Mi sa che qualche volta si è sentito anche a casa».

Enzino ed Ezio.
«Lui è il mio contrario, giocoso, contento, sportivo, corre. Io sono casalingo, tranquillo, al massimo cammino, esco con gli amici delle elementari che mi trattano come a scuola».

Marcò Maradona nel film «Tifosi».
«Doveva scartarmi, si allungò troppo la palla, stavo per prenderla, tirai indietro il piede. “Iacchetti mi ha lasciato andare”, ammise. E si fece le foto con me che avevo la maglia dell’Inter».

La Rai voleva rubarla a Mediaset.
«Quando Striscia faceva 12, 13 milioni a sera e batteva Affari tuoi. Cercavano di rompere la coppia con Greggio. Mi offrivano il doppio di quello che prendevo e che era già tanto. Io i soldi non li ho mai amati, li ho distribuiti agli altri».

Con l’amore ha chiuso?
«No, se mi capitasse l’amore che ti colpisce in faccia mica mi tiro indietro. Ora provo un senso di pace, ho esperienza, non rincorro più le ragazzine. A cinquanta me ne sono innamorato, adesso sarei un bavoso, antipatico, stupido».

Non disperi.
«Che una si innamori di me perché sono simpatico, ragiono e mi commuovo, non ci credo più. Forse potrebbe volere la mia reversibilità».

Disincantato.
«Ho sofferto tanto quando finivano i rapporti. Mi sono sentito in colpa anche se mi lasciavano loro. Forse perché erano più giovani di me e stavano con uno più vecchio, forse ero geloso».

Le sue ex.
«Sono in ottimi rapporti con tutte, mi hanno fatto del bene e dato tanta gioia. Quando le incontro non provo niente, resta l’amicizia, che è il sentimento più bello. Quando non c’è il sesso di mezzo è meglio».

Maddalena Corvaglia.
«Lei per me è lo stupore. Non riuscivo a credere che si fosse innamorata di me così tanto. Era molto giovane ma molto più matura di me alla sua età. È stata una grande storia d’amore».