Ospite del programma “Storie al bivio”, Arianna David racconta di essere rimasta vittima di stalking:

 

“Mi sentivo talmente una fallita, sognavo una famiglia bella, e questa persona che ha iniziato a stalkerarmi e che mi ha fatto delle cose brutte dalle mani alla mazza da baseball, io quasi la vedevo come una punizione che pensavo di meritare. La mazza da baseball data violentemente sul ginocchio, gli sputi in faccia, i calci. Ha provato a mettermi sotto con la macchina, aveva il porto d’armi mi ha puntato la rivoltella alla tempia, meno male che era scarica. Mi ha detto: Se non stai con me ti uccido e uscirai da quella porta con i piedi dritti”.

Dopo tre anni, l’uomo è stato denunciato. A distanza di tempo, però, la David ha avuto un nuovo momento di blackout:

“L’anno scorso sono stata cinque sei mesi senza lavoro ed è stata dura, è stato come rivivere le difficoltà del 2012. Ho iniziato a riperdere peso e sono iniziata a pesare 42 chili”.

E poi ha raccontato il tentato suicidio, sventato dal marito:

“Volevo andare di sotto, ho detto basta. Ho sofferto troppo, non ce la faccio più. Mi hanno preso per i capelli. Ho detto basta, ne hai passate troppo. Almeno chiudi gli occhi per sempre e arrivederci e grazie’. È successo”.

Da quel momento è iniziato la terapia. Ora la donna sta meglio:

“Sto facendo un percorso in DCA, mi segue una psicologa per i miei disturbi. Sta venendo fuori che la mia perfezione di bambina che non si è mai ribellata porta a sviluppare perfezionismo da adulta, che si riversa nell’alimentazione.