Intervistata da “Repubblica”, Irene Grandi ha ricordato il suo percorso artistico, dal ruolo di solista nella chiesa fino al sodalizio con grandi artisti del panorama musicale italiano:
“Un ragazzino mi sentì cantare e mi disse “Dai vieni in chiesa”. Negli anni ottanta era uno dei pochi posti in cui poter suonare e dove potevi incontrare persone con la tua stessa passione. E poi c’era un riverbero naturale da paura. Dopo poche settimane ero già la solista del coro. Mi svegliavo anche presto per andarci”.
Poi una lunga pausa l’ha allontanata dal mondo musicale fino ai 17 anni:
“Per tutta l’adolescenza ho fatto poco e niente con la musica. Fu una vacanza a cambiare tutto. A Marina di Grosseto durante una cena degli amici che avevano un gruppo mi chiesero di cantare. Iniziarono a invitarmi ai loro concerti. Fu talmente bello che tornata a Firenze mi misi in cerca di una band”.
Negli anni novanta sbarca in tv grazie al conduttore Red Ronnie e il suo programma Roxy Bar:
“Mi invitava spesso. Forse mi vedeva meno apparecchiata delle altre cantanti. Ero così: gonna, felpa e anfibi”
Il 1995 è l’anni in cui incide alcuni dei suoi più grandi successi, tra cui “Bum Bum”, ma anche l’anno della collaborazione con Pino Daniele:
“Jovanotti gli parlò di me. Pino aveva già registrato la sua parte, per farmi sentire a mio agio iniziò a cantare con me. Mi chiese anche scusa perché stonava… figuriamoci, non era vero ovviamente. Pino era così. “Se mi vuoi” mi diede reputazione. Il rispetto dei colleghi. Da un momento all’altro non ero più solo la ragazza strafottente. Ero una cantante”.
Tra le sue più grandi collaborazioni anche Vasco Rossi che ha scritto per lei diverse canzoni:
“Tre canzoni in vent’anni. Quello di Vasco è uno dei legami a cui più tengo. Mi vuole bene. E io sono felice di essere cresciuta professionalmente con lui al mio fianco”.
E poi lo stop nel 2010:
“Dovevo staccare. Ero sfinita dai rapporti discografici. Volevano canzoni e dischi a ripetizione. E io volevo fare le cose per benino. E in quel momento non potevo senza prendere prima una pausa. Avevo perso di vista le cose importanti: la famiglia, gli amici”.
Commenti recenti