Si è spento oggi, all’età di 94 anni, Emilio Fede, celebre giornalista e storico volto della televisione italiana. Secondo le prime fonti, era ricoverato da tempo nella Residenza San Felice di Segrate, presso Milano. Le sue condizioni si sono aggravate nelle ore precedenti al decesso, che è avvenuto in serata. A darne conferma è stata la figlia Sveva insieme agli altri familiari.

Al momento della sua morte erano accanto a lui le figlie Simona e Sveva.

Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) nel 1931, Fede iniziò a collaborare con testate locali e successivamente approdò in RAI alla fine degli anni Cinquanta. Qui si distinse come inviato e conduttore, realizzando reportage dall’estero e programmi di approfondimento.

Nel 1981 fu nominato direttore del TG1, incarico che mantenne fino al 1982. Fu il primo passo importante verso la ribalta nazionale come figura di riferimento del giornalismo televisivo.

Studio Aperto e l’approdo a Mediaset

Dopo una parentesi in Fininvest, nel 1991 assunse la guida di Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1. La sua direzione, breve ma incisiva, anticipò il ruolo che lo avrebbe reso celebre al grande pubblico.

Il TG4, il marchio della sua carriera

Dal 1992 al 2012 diresse il TG4 su Rete 4, trasformandolo in un telegiornale fortemente caratterizzato dal suo stile personale: diretto, polemico, spesso vicino alle posizioni di Silvio Berlusconi. La sua conduzione diventò iconica, tanto da renderlo un personaggio riconoscibile anche al di fuori del giornalismo, spesso imitato e citato nella cultura popolare.

L’ultima parte della vita

Dopo l’uscita da Mediaset, Fede rimase un volto noto con interviste, ospitate televisive e la pubblicazione di libri autobiografici. Negli ultimi anni si era allontanato progressivamente dalla scena pubblica, vivendo tra Roma e Milano.