Aperto il testamento di Pippo Baudo. Come riportato da “Il Messaggero”, il conduttore avrebbe destinato parte del patrimonio a Dina Minna, la sua segretaria, ma che di fatto, è stata sua ombra professionale, assistente e parte integrante della famiglia. Una presenza discreta e silenziosa, nota a tutti gli addetti ai lavori. E il conduttore l’ha trattata come una figlia destinandole la stessa parte di eredità andata ai figli Tiziana e Alessandra Baudo:

“Ieri in centro a Bracciano, nello studio del notaio Renato Carraffa, lapertura del testamento del re della televisione italiana. Poco prima delle 11 i due figli del presentatore sono entrati nello studio notarile insieme a Dina e ai due avvocati di Baudo – una presenza, quest’ultima, che fa presupporre che una parte, anche se minore, dell’eredità sia stata riservata anche a loro. La procedura è durata circa due ore, poi il caffè al bar accanto allo studio, tutti insieme, e il ritorno a Roma”.

La cifra secondo le prime ricostruzioni si aggirerebbe intorno ai 10 milioni euro, quella precisa non è nota ma nella sua lunga carriera Baudo ha ottenuto cachet importanti, congrui al suo peso televisivo. Ognuno dei tredici Sanremo gli sarebbe valso 800 mila euro, oltre ai contratti televisivi e pubblicitari:

“Nell’eredità sono comprese le diverse proprietà del re della televisione italiana: un terreno a Fiano Romano, 10 terreni a Noto, sei terreni a Siracusa e cinque case a Roma, una in zona Prati e le altre in Centro. Per un valore di mercato circa 5 milioni. A Mascalucia (Catania) e nel capoluogo etneo, era invece socio di due aziende attive nella “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”