Dopo le dichiarazioni di Katia Ricciarelli sugli appartamenti che Pippo Baudo avrebbe intestato alla sua assistente, Dina Minna, arriva la diffida. La lettera, firmata dall’avvocato Jacopo Pensa, amico e difensore di Baudo, mette in chiaro che la gestione dei rapporti con l’ex moglie non dipendeva dalla Minna, come riporta “Il Giornale”:
“Ma se alla fine Pippo a Katia non voleva più neanche vederla!”
Tutto nasce dalle recenti affermazioni di Katia Ricciarelli:
“Quando ero sposata con Pippo ho scoperto che lui aveva intestato due appartamenti alla segretaria. Bah, forse con le segretarie si fa così”.
Parole che hanno riaperto i riflettori sul delicato rapporto tra il presentatore e la sua collaboratrice più fidata. Ma nella diffida si precisa che Pippo evitava i contatti con l’ex moglie di sua volontà. Anche se il “Corriere della Sera” precisa che molti tra gli amici di Pippo dicevano la stessa cosa: parlare con lui era diventato quasi impossibile. Dina filtrava ogni telefonata. Anche quelle di Loretta Goggi, che nell’ultimo anno non era riuscita a sentirlo.
Nella diffida a Ricciarelli si chiede di cambiare registro. A partire dall’intervista a “Verissimo” in programma domani, sabato 13 settembre. E si preannunciano in caso contrario azioni legali. E l’avvocato Pensa risponde anche alla questione dell’impossibilità di contattare Baudo:
“Non le viene neppure in mente che Dina altro non faceva che seguire le indicazioni di Pippo che non voleva sapere di avere contatti con lei. Innumerevoli sono gli esempi di tale sua volontà manifestata anche ad altre persone, tra cui annovero io stesso”
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