Ospite di “Maschio Selvaggio” su Rai Radio2, il programma condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, Francesca Pascale ha ricordato il suo rapporto con Silvio Berlusconi:
“Io spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi per vedere se qualcuno gli scriveva. Non era ancora la generazione degli smartphone, era ancora il vecchio Samsung. Vedevo questa lucina dai pantaloni che brillava e già capivo chi era. Pensa che inferno, un disastro“.
Poi ammette di aver provato a farlo seguire:
“Una volta volevo assolutamente assoldare un investigatore… Ma la persona da seguire era Silvio Berlusconi. Questo signore disse: ‘vabbè signora, non la posso più aiutare perché il presidente del consiglio non si può seguire’“.
La Pascale si è lasciata andare, inoltre, ai ricordi:
“Era abilissimo, riusciva a dare la colpa a me, a farmi sentire in colpa anche quando la colpa non era mia. Un grande comunicatore. Poi aveva la tradizione di dire sempre: ‘’mi raccomando, oltre i mille chilometri non è più tradimento’’.
Ripensando al passato racconta che se potesse tornare indietro e cancellare qualcosa, cancellerebbe la separazione:
“Se potessi cancellare qualcosa, sì, la separazione soprattutto fatta in quel modo, con lo strappo. Perché comunque 15 anni di relazione non si possono cancellare”.
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