Guai in vista per Michele Guardì. Un duro comunicato del sindacato Fistel Cisl Lazio si scaglia contro il noto regista televisivo:
“Quando un autore e regista di lungo corso non riesce più a dare nulla in termini di creatività e autorevolezza ma anzi, crea solo tensione e confusione in uno studio televisivo, destabilizzando e calpestando professionalità interne RAI, dovrebbe capire che è arrivato il momento di passare la mano. E’ arrivato il tempo di lasciare”
Cisl Fistel Lazio fa poi riferimento a quanto accaduto lo scorso 20 novembre, quando Guardì in diretta televisiva ha richiamato una arredatrice interna Rai “con toni perentori e fuori luogo creando un clima a dir poco teso e nervoso”, con i conduttori Montrucchio e Falchi impegnati a badare a “un terzo conduttore non richiesto”:
“Già da un po’ di tempo la sua condotta era stata oggetto di discussione interna, per frasi e atteggiamenti sgradevoli consumati, sia in regia che in studio ma non visibili in diretta dai telespettatori, contoni aggressivi e totale mancanza di rispetto verso le figure professionali, interne Rai. Ma ora si è superato il limite, quanto tali comportamenti sono in onda sotto gli occhi di tutti”.
Il sindacato chiude il comunicato con una richiesta diretta ai vertici aziendali:
“Dopo 35 anni, crediamo che sia arrivato il momento di salutare Guardi, con le sue collaborazioni da regista ed autore che rimarranno nella storia del day time, come anche i suoi compensi stellari. È giunto il momento di lasciare spazio ai giovani registi ed autori interni, e godersi la pensione, facendo ritrovare l’armonia ed il rispetto professionale di tutte e tutti!”.
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