Primo film di Natale in tv per la stagione 2018 ecco alcune curiosità sul film Disney.

Parte da sabato 1 dicembre la programmazione di Rai YoYo per le feste natalizie: ogni giorno, alle 18, andrà in onda infatti il programma Natale con YoYo, condotto da Lorenzo Branchetti insieme ai più popolari personaggi del canale, che ci avvicinerà alla Festa ogni giorno con un colorato Calendario dell’Avvento. E sempre sabato 1 dicembre, alle 20.45, come evento speciale, arriva per grandi e piccini uno per dei più coinvolgenti classici di Walt Disney, Canto di Natale di Topolino.

Alla vigilia di Natale mentre tutta Londra sembra pervasa dallo spirito gioioso e sereno del Natale il vecchio Scrooge/Paperon de’ Paperoni non pensa ad altro che al suo denaro e a come accumularne sempre di più, senza farsi scrupolo di sottrarne ai suoi concittadini più bisognosi e indifesi, tiranneggiando il suo fido aiutante Bob/Topolino e respingendo l’invito di suo nipote Fred/ Paperino alla cena natalizia. Ma durante la notte, Scrooge riceve la strana visita del fantasma del suo vecchio socio che lo ammonisce sul triste destino riservato agli avari senza scrupoli come lui e lascia la scena ai 3 spiriti del Natale che gli faranno vedere passato, presente e un terribile futuro… Quando Scrooge si risveglia la mattina di Natale, capisce che ha ancora una possibilità di cambiare molte cose.

Canto di Natale di Topolino (Mickey’s Christmas Carol) è un film del 1983 diretto da Burny Mattinson. È un cortometraggio animato della serie Mickey Mouse, prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito nel Regno Unito il 20 ottobre 1983, distribuito dalla Buena Vista Distribution Company.[1] È tratto dal racconto di Charles Dickens Canto di Natale (1843), con Topolino nel ruolo di Bob Cratchit e Paperon de’ Paperoni in quello del suo omonimo e ispirazione Ebenezer Scrooge (“Scrooge McDuck” è infatti il suo nome originale). Molti altri personaggi Disney, in primo luogo dall’universo di Topolino, Robin Hood e Le avventure di Ichabod e Mr. Toad, vennero distribuiti per tutto il film.

Canto di Natale di Topolino fu in gran parte un adattamento animato di un musical audio del 1974 della Disneyland Records intitolato An Adaptation of Dicken’s Christmas Carol. Il musical era caratterizzato da simili dialoghi e cast di personaggi, ad eccezione dei fantasmi dei Natali passati e del Natale futuro.

Questo fu il primo cortometraggio della serie Mickey Mouse prodotto in oltre 30 anni. Con l’eccezione delle riedizioni, Topolino non era apparso nelle sale cinematografiche dall’uscita del corto Topolino a pesca nel 1953. Anche molti personaggi aggiuntivi visti nel film non erano apparsi al cinema per diversi decenni. Il film fu anche l’ultima volta che Clarence Nash doppiò Paperino. Nash era l’unico doppiatore originale nel film, poiché Walt Disney (Topolino) e Pinto Colvig (Pippo) erano morti negli anni ’60, Cliff Edwards (Grillo Parlante) e Billy Gilbert (Willie il gigante) nel 1971, e Billy Bletcher (Gambadilegno) nel 1979.

Il film fu nominato per un Oscar al miglior cortometraggio d’animazione ai Premi Oscar 1984, ma perse a favore di Sundae in New York. Era la prima nomination per un cortometraggio di Topolino da Topolino e la foca (1948).

Canto di Natale di Topolino debuttò nel Regno Unito il 23 ottobre 1983, e venne distribuito negli Stati Uniti il 16 dicembre dello stesso anno, prima della riedizione de Le avventure di Bianca e Bernie. In Italia uscì invece il 23 dicembre, assieme alla riedizione de Il libro della giungla.

Il corto è contenuto, senza i titoli di testa, nel film direct-to-video Il bianco Natale di Topolino – È festa in casa Disney

Esistono due doppiaggi del corto. Il primo venne eseguito dalla Royfilm su testi di Roberto De Leonardis e diretto da Franco Latini. Il film venne poi ridoppiato per la sua trasmissione su Rai 2 nel dicembre 1990, come successo per molti altri corti Disney (e da allora venne utilizzato solo il ridoppiaggio). Il ridoppiaggio, eseguito sempre dalla Royfilm (con le voci del Gruppo Trenta) sugli stessi testi del precedente (ma con alcune modifiche), viene considerato migliore per la qualità delle interpretazioni e le voci più calzanti. Esso però non è integrale: non sono stati ridoppiati, infatti, i primi due minuti e dieci secondi del film (il nuovo doppiaggio inizia quando Scrooge ricorda Marley davanti alla porta dell’ufficio), così come i 35 secondi finali dove viene ripresa la canzone dei titoli.

Il critico cinematografico Leonard Maltin ha detto che invece di essere “un pallido tentativo di imitare il passato”, il film è “abilmente scritto, ben messo in scena, e animato con vero spirito e senso di divertimento”. Robin Allan ha dichiarato che il film richiama alla mente le somiglianze tra Walt Disney e Charles Dickens, in termini sia di lavori prodotti che di etica del lavoro.

Tuttavia, Gene Siskel e Roger Ebert di At the Movies gli hanno conferito “due pollici versi”. Siskel sentiva che non c’era abbastanza enfasi sul personaggio di Topolino e che non era al livello di molti Classici Disney. Ebert dichiarò che mancava la magia dell’animazione visiva per cui “è famoso il personale Disney” e che si trattava di una “marcia forzata” attraverso la storia di Charles Dickens, senza alcuna svolta ironica.