Amadeus post Sanremo è stato intervistato da Il Fatto Quotidiano in cui ha avuto modo di raccontare la sua esperienza al Festival e anche alcuni aneddoti del passato. Ecco un piccolo estratto:

A Sanremo ci andava come inviato per le radio, che ricordi ha di quegli anni?
“Erano gli anni 80 e ovviamente non avevo accesso all’Ariston, aspettavo i cantanti per ore fuori agli alberghi. Ricordo le interviste a I Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Albano. Ricordo le notti a Sanremo in discoteca, corso Matteotti pieno di gente. Era la settimana più bella dell’anno.”

Il Festival di Sanremo più difficile della storia portato a casa, la richiesta di un tris, il successo dei brani che spopolano nelle classifiche, il record di introiti pubblicitari. Amadeus ha vinto la sfida forse più difficile della sua carriera. Con forza, con coraggio, con professionalità. È domenica pomeriggio, l’Inter ha vinto a Torino, ha un tono sereno. Il tono di chi è abituato a navigare tra le tempeste.

Fiorello ha fatto due Sanremo per cinque sere, uno travolto dalle polemiche, l’altro in pandemia. L’avessero detto solo cinque anni fa non ci avrebbe creduto nessuno.
“È il miracolo dell’amicizia vera, noi ci vogliamo bene veramente come due fratelli. Io mi fido di lui, lui si fida di me. Abbiamo fatto due cose che resteranno per sempre. Mi ritengo un privilegiato ad aver fatto due Sanremo con il più bravo di tutti.”