Il film

Al terzo film, e dopo il discreto successo di Drugstore Cowboy, Gus Van Sant propone il viaggio “dannato” di un ragazzo che si prostituisce per sopravvivere. Uscito nel 1991 il film vede protagonisti Keanu Reeves e River Phoenix che per l’interpretazione ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore e un Indipendent Spirit Award; la pellicola è una libera interpretazione dell’Enrico IV di William Shakespeare.

La trama

Mike Waters, un giovane quasi sempre in preda a convulsioni da astinenza, a causa del continuo abuso di droga, vaga lungo le strade di Portland, nell’Oregon, alla ricerca di una madre forse esistita, di cui sono pieni i suoi sogni e le sue allucinazioni. Gli unici a soccorrerlo e a dimostrargli a modo loro una qualche solidarietà sono altri drogati e sbandati che Mike va incontrando nei suoi precari rifugi. Fra loro Scott Favor, un ragazzo proveniente da una famiglia-bene, il cui padre, sindaco della città, sta cercando affannosamente tramite le forze dell’ordine, ma che, al primo tentativo di rientro, non sa far altro che ricoprirlo di rimbrotti e ingiurie. Il ragazzo torna quindi alla strada e alla scuola di teppismo e depravazione di cui la strada è l’habitat privilegiato, diventando amico di Mike. Ma quando, sulle tracce del vaghi ricordi di Mike, pervengono a un cascinale in degrado, nel quale l’ipotetica madre avrebbe ultimamente prestato servizio, vi incontrano l’avvenente Carmela. Scott se ne innamora e parte con lei senza una parola per Mike, che continua da solo il suo vagabondaggio, procurandosi di che sopravvivere e continuare a drogarsi mediante squallide prestazioni con omosessuali.

Gli attori a casa del regista

Molti membri del cast (tra cui River Phoenix, Keanu Reeves, Flea e Michael Parker) si sono trasferiti nella grande vecchia casa del regista Gus Van Sant a Portland, in Oregon, durante le riprese. A quanto pare hanno causato un tale disturbo (in piedi fino a tardi, ubriacarsi, festeggiare e suonare musica) a tal punto che Van Sant stesso alla fine ha dovuto trasferirsi a casa di un suo amico, al fine di dormire un po’.

La rivista per adulti

La scena con tutti i ragazzi sulla copertina delle riviste pornografiche che prendono vita e interagiscono non è stata fatta con nessun computer. Al momento della produzione, la CGI era ancora uno strumento molto costoso. I singoli pezzi sono stati girati con gli attori in piedi dietro a grandi pezzi di plexiglas, con la copertina della finta rivista sul davanti. Successivamente, sono stati utilizzati effetti ottici, simili a quelli utilizzati nella pittura opaca, per comporli insieme.

Il titolo originale

Il titolo in lingua originale è My Own Private Idaho: non si riferisce direttamente alla canzone Private Idaho dei The B-52’s, anche se nei titoli di coda c’è un ringraziamento al gruppo; un significato plausibile è che Mike vive nel suo mondo di fantasia, ovvero l’Idaho nei suoi sogni, quindi il “suo Idaho privato”, che rappresenta il luogo dove vive felicemente con sua madre e con Scott, a dispetto della dura realtà dei fatti; tutto questo sarebbe in linea con la canzone dei B-52’s.

Il titolo scelto per l’edizione italiana dunque non terrebbe conto di questo aspetto pressoché fondamentale della narrazione, avendo i distributori preferito adottarne uno che piuttosto ne risaltasse il carattere maudit della storia e il precario stile di vita dei protagonisti (soprattutto per quanto riguarda Mike).