Ospite a “La volta buona“, Anna Falchi racconta i suoi esordi, segnati da una figura chiave, Pippo Baudo:

“Mi ha cambiato la vita. Si parla di chi potrebbe essere il nuovo Pippo Baudo. Non si può paragonare la tv di una volta a quella di oggi, però Carlo Conti potrebbe davvero proseguire”

Si parla, poi, di un argomento che ha sollevato qualche polemica, l’utilità o meno del “catcalling”. Caterina Balivo le ha letto le sue recenti dichiarazioni e la Falchi ha confermato:

“Detta così, sembra una esternazione brutale la mia. Il catcalling non ha a che fare col gatto, è quando ti fischiano per farti un complimento, magari un modo un po’ selvaggio, come si faceva una volta. C’è sempre stato a me non dà fastidio sinceramente. È un complimento che mi fanno magari anche la mattina quando vado in tuta prendere un caffè così che mi vedono e dicono ‘ah che bella figliola sei’”.

E ancora:
“Sono sempre felice quando ricevo un complimento, non ci trovo nulla di grave perché così, secondo me sopprimiamo proprio la quella cosa che che hanno alcuni uomini. Ci lamentiamo che non ci sono più i maschi, ma quella è una cosa un po’ da maschio“.

Per poi concludere:

“Sono anche un po’ dalla parte degli uomini, perché il politicamente corretto è in tutti gli ambiti. Compreso questo, mi sembra un po’ eccessivo. Nel subconscio, in fondo, non dispiace a nessuno, solo che adesso fa comodo dire così. Donne siete tutte contrario al catcalling? Sì, tutte molto timide vedo. Io vedo cameramen che mi stanno applaudendo. Certo, perché chissà quante volte l’hanno fatto…”.