Athina Cenci, attrice nota per il suo ruolo in Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli (1986), ha condiviso con Repubblica la sua esperienza dopo l’ictus che nel 2001 le ha tolto la parola. Dopo anni di riabilitazione, l’attrice ha dichiarato di essere riuscita a parlare nuovamente, esprimendo il desiderio di tornare sul set e recitare. Attualmente, vive a Roma circondata da fiori e libri di poesie, e conserva aneddoti e ricordi del suo passato artistico.

Il mondo dello spettacolo le manca?

«Mi manca recitare, esibirmi su un palco o davanti alla macchina da presa. Soprattutto il cinema. Insomma, quel che ho fatto per tanto tempo. Mentre il mondo dello spettacolo…».

Si è sentita abbandonata?

«Abbandonata non è la parola giusta. Ma visto che non potevo parlare, forse anche per pudore, in molti avranno pensato che era meglio non farsi sentire. Ma andiamo avanti».

Nuti è morto due anni fa.

«Lo andavo a trovare in ospedale e ci guardavamo con grande tenerezza, senza parlare. Gli ho voluto molto bene, non doveva finire così».

FONTE REPUBBLICA