Domani rivivremo un Capodanno all’insegna dell’ansia e della tensione a causa della pandemia del Covid-19.  Ritornando indietro nel tempo, la domanda è: quale altro capodanno fu difficile e con la paura nel cuore? Sicuramente quello del nuovo millennio, il 2000 con l’ansia del famigerato “Millennium Bug” che avrebbe dovuto stravolgere la vita di tutti e che per fortuna si rivelò meno grave del previsto. Certo non è nulla in confronto a quello che stiamo vivendo ora e che di sicuro verrà ricordato per sempre nella storia contemporanea ma fu comunque un disagio. Ricordiamo innanzitutto la situazione dell’epoca in quel momento.

Le radio pompavano i successi di Vasco…La Fine del Millennio e Waiting for Tonight di J.Lo. Sono passati 20 anni da allora

IL MILLENNIUM BUG

Millennium bug, conosciuto anche come Y2K bug o Year 2000 problem, in italiano baco del millennio, è il nome che è stato attribuito ad un potenziale difetto informatico (bug) che si manifestò al cambio di data della mezzanotte tra il 31 dicembre 1999 e il 1º gennaio 2000 nei sistemi di elaborazione dati, sia personal computer che grandi elaboratori (mainframe) e controllori di processo dedicati embedded. Definito come l’apocalisse che avrebbe dovuto mandare in tilt i sistemi di mezzo mondo a partire dai semafori, fu alimentato dallo scalpore dai media e dall’allarmismo da parte dell’opinione pubblica. Il problema si rivelò poi di minor portata del previsto e piuttosto circoscritto, nonostante e grazie alle misure di precauzione adottate.

Un problema che venne affrontato con investimenti milionari. Si stima che furono trecento i miliardi di dollari stanziati per far fronte al bug, di cui la metà venne sganciata nei soli Stati Uniti. Ma anche l’Italia, nel suo piccolo, non fu da meno. L’Inps, ad esempio, mise in piedi un piano di emergenza costato 7 miliardi di lire, unicamente per quel che riguarda l’aggiornamento dei sistemi operativi. Prepararsi richiese una maratona lunga oltre un anno. Mesi in cui gli informatici lavorarono ininterrottamente.

Questi furono i problemi registrati secondo Wikipedia: Allo scoccare del 1º gennaio 2000, il millennium bug non fece effettivamente tutti i danni che l’allarmismo generale e apocalittico aveva anticipato; più seriamente, sebbene Italia, Russia e Stati Uniti d’America confermassero una situazione dei sistemi principali piuttosto tranquilla, si invitavano comunque le istituzioni di rimanere in stato di attenzione. Nelle ore successive arrivarono le prime segnalazioni, seppure di importanza relativamente più bassa, che il millennium bug si era verificato: negli Stati Uniti, i sistemi informatici del United States Naval Observatory riportarono la data 1º gennaio 1900 e un centinaio di slot machine nel Delaware andarono in tilt; in Giappone alcuni sistemi di raccolta informazioni di volo rilevarono diverse falle e la centrale nucleare di Onagawa ebbe problemi di raffreddamento;  in Australia il sistema di convalida dei biglietti degli autobus non funzionò, in Spagna e Corea del Sud si ebbero diversi problemi con tribunali che riportavano documenti con data impostata al 1900 e nel Regno Unito vi furono problemi di transazione del denaro con alcune carte di credito. Non mancarono problemi anche in Italia, dove diversi sistemi informatici restituivano problemi di datazione a Napoli, Venezia, Genova e Foggia; e alcune bollette di Telecom Italia riportarono l’anno 1900.