In un’intervista al “Corriere della Sera”, Corrado Tedeschi ripercorre passato e presente della sua carriera, con diversi aneddoti. A partire dagli inizi, quando a 30 anni si presentò a un concorso Rai per nuovi volti televisivi:

“Fu la mia ex moglie a propormelo, ma io ero scettico, pensavo fosse una cosa già decisa, per raccomandati, invece..”

Negli anni ’90 era un volto molto gettonato con programmi come Doppio Slalom, il Gioco delle Coppie e anche Studio Sport:

Raimondo Vianello mi vedeva come suo successore a Pressing. Appena lo disse mi si creò il vuoto intorno. Da quel momento mi fecero la guerra e così finì la mia avventura a Italia 1″.

Da Mediaset alla Rai e fino alla recente ‘promessa’ della conduzione de L’Eredità:

“Mi chiamò il direttore generale e mi fece vedere il palinsesto: mi era stata assegnata L’Eredità, un programma che credo senza modestia avrei fatto proprio bene perché è un quiz vecchio stile. Così ho lasciato Rai3 e sono andato a Rai1, ma nel frattempo sono saltati tutti quelli che mi volevano e io sono rimasto senza niente”

Il suo cavallo di battaglia? “Doppio Slalom”, il quiz per adolescenti che fece impazzire l’Italia:

“Dopo la prima settimana non potevo più uscire per strada. Fu un successo spaventoso, facevamo numeri incredibili, ascolti pazzeschi. Essere riconosciuto per strada era bellissimo. E succede ancora adesso: sopra una certa età tutti sono cresciuti con quel quiz”