Elda Alvigini, l’attrice de I Cesaroni si racconta a Fanpage.it e parla del rapporto con Max Tortora, che non tornerà nel ruolo di Ezio:
“Max venne scelto dopo di me. Feci diversi provini con dei miei potenziali mariti, ma volevo lui. Chi non era innamorato delle imitazioni che faceva in tv? Sapevo che era impegnato a teatro con la mia amica Michela Andreozzi e le chiesi di dire a Tortora che avrei voluto vederlo il giorno prima del provino, per prepararlo bene. Provammo una scena a tavola, in un locale. Lui era pessimista: ‘Non mi prenderanno, sono troppo alto’. Mediaset capì che funzionavamo e diventammo a tutti gli effetti dei co-protagonisti, contrariamente a quanto previsto nel copione. Nella vita ci vuole talento, ma pure una buona dose di fortuna e casualità. Non basta essere bravi”.
Poi, ricorda Fassari:
“Nella prima sceneggiatura Cesare Cesaroni c’era. Poi la sua salute si è aggravata e dopo la sua morte è stata riadattata. I ciak, infatti, sono slittati. Antonello è con noi, hanno trovato un modo per renderlo ugualmente presente. Sarà un’assenza fondamentale perché Fassari era Cesare e Cesare era la bottiglieria. ‘Che amarezza’ è diventato un modo di dire identificativo, ormai lo usano tutti. Abbiamo sentito la sua mancanza, tuttavia ho percepito costantemente la sua presenza, e lo confesso da atea. Antonello è in questa stagione. Ancora non riesco a parlarne senza commuovermi. Fassari era di una generosità rara, un collega perennemente in ascolto”.
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