In un’intervista al “Messaggero”, Gerry Scotti si dice molto soddisfatto degli ascolti estivi de “La ruota della fortuna”:
“Sono numeri di altri tempi, a conferma del fatto che bisognava provarci: per anni si è praticamente rinunciato a produrre programmi dando per scontato che da maggio a fine settembre a casa non ci fosse nessuno. Canale 5 stavolta ha creduto che ci fossero i presupposti per far bene ed eccoci qui: sta andando benissimo”.
E quando gli viene chiesto se si aspettasse “una Rai così sprovveduta”, risponde:
“Sinceramente, no. Anche se la Rai da tempo fa una politica di controprogrammazione più da tv commerciale che da servizio pubblico, adottando trucchetti e furbizie che si fanno per arrotondare i numeri e dire che le cose vanno bene. Secondo me in Rai certi dirigenti nelle loro riunioni devono aver detto: ‘La ruota della fortuna è un vecchio format, controprogrammiamo con la nostra bella tv di una volta e sarà una lotta alla pari’. Non hanno calcolato il vecchio zio Gerry, però“.
E a proposito di Stefano De Martino che sarà il suo diretto concorrente, non ha dubbi, soprattutto rispetto al considerarlo l’erede di tanti nomi enormi, da Arbore a Baudo:
“Mi sembra esagerato. Molto. Lui stesso prende le distanze da questi paragoni decisamente inappropriati. Poco fa, il 7 agosto, mi ha scritto messaggi affettuosi per il mio compleanno e per Ferragosto. Prima mi ha fatto i complimenti per la Ruota, poi ha aggiunto: ‘Adesso non esagerare perché poi torno… Ciao maestro’. La frase che gli dico ora è questa: ‘Sei bravo, bello e giovane, però non esagerare perché da questa parte c’è il vecchio zio Gerry che merita rispetto’”.
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