In un monologo a “Le iene”, Giorgia Surina ha ripercorso gli inizi della sua carriera, quando negli Anni Novanta passò in breve tempo dall’essere una studentessa a venire travolta dalla popolarità con MTV Italia e TRL:
“Erano gli anni Novanta, gli anni della musica pop, delle boy-band, dei CD musicali, dei Tamagotchi, delle foto sviluppate sui rullini. Da studentessa venni catapultata come un un proiettile a Londra nel centro del mondo. Un volo di sola andata e la mia vita cambia. Poi un’altra scommessa: il ritorno in Italia per TRL. Il famoso balcone affacciato su piazza del Duomo, le folle urlanti, le lettere dei fan, foto polaroid, autografi sulle magliette. Sembrava un sogno, ma era tutto vero”
Tuttavia, la popolarità e il successo mediatico hanno portato nella vita di Giorgia Surina anche alcuni aspetti pericolosi, come la minaccia di uno stalker:
“Se poi tra quella folla si nasconde uno stalker che per anni minaccia te e la tua famiglia il successo comincia a far paura e l’esposizione mediatica diventa rischiosa, la tv qualcosa da evitare”.
Questo l’ha portata a fare un passo indietro e a ripensare la sua quotidianità:
“La vita non è solo ciò che ti accade, ma come reagisci. Allora puoi provare a rinascere per diventare la versione migliore di te. Come si fa? Non avendo paura della paura”.
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