Ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo”, Ilona Staller ha raccontato la sua vita sentimentale e degli uomini che ne hanno fatto parte, a partire dal padre, un uomo bellissimo ma molto infedele, come lei stessa ha evidenziato:

“Sono cresciuta in una famiglia molto semplice e povera. Parliamo dell’Ungheria degli anni ’50. Lei lavorava in ospedale, faceva nascere i bambini. Mio padre era funzionario al ministero dell’Interno. Ho due fratelli e una sorella. Mio padre era uno degli uomini più belli ed era infedele. Il mio patrigno invece era dolce e buono, ma peccava in altre cose.”

In Italia ci è arrivata grazie al suo primo marito, italianissimo, anzi calabrese:

“Era un calabrese verace, molto geloso. Quando chiesi il divorzio mi disse di sì a patto che pagassi tutte le spese legali. Ho sempre avuto sfortuna con gli uomini, ho sempre pensato di scegliere uomini giusti per me, ma ho sempre sbagliato. Mi hanno sfruttata, volevano sottomettermi.”

Un uomo che invece l’ha rispettata, tanto da candidarla al Parlamento è stato Marco Pannella:

“Marco era il mio papà, mio fratello, il mio tutto. Ha fatto cose molto importanti che non ha potuto portare a termine. Quando è morto ho pianto tanto. Mi ha voluto, mi ha messo in lista e mi ricordo che una volta, durante la campagna elettorale, mi ha detto: ‘non è che prendi più voti di me?’. Alla fine io ne presi meno di lui, ma è stato un grandissimo successo. Per me la sua morte è stato un grande dispiacere, peccato.”

Per quanto riguarda la sua prima volta in Parlamento, la Staller racconta:

“Avevo messo un vestito verde, lungo, con la bandiera italiana. La cosa incredibile che in quel giorno non riuscivo ad entrare che c’erano talmente tante persone e giornalisti, che i commessi mi tirarono per entrare”.