L’iconico e indimenticabile Fonzie nella serie tv cult Happy Days”, Henry Winkler, alla soglia degli 80 anni racconta a “La Repubblica”, della scuola e del suo passato difficile:

“Sono dislessico. Ho difficoltà di apprendimento. Non sapevamo cosa fosse quando crescevo. Ho scoperto solo a 31 anni di non essere stupido. Perché tutti mi dicevano che lo ero. Per me la scuola è stata durissima. E a quell’epoca nessuno provava a ragionare: ‘Ah, tu impari in modo diverso, proviamo così’. Ti chiamavano soltanto stupido. Quindi, pur amando la Storia, per impararla dovevo ascoltare la lezione, per sapere di cosa si stava parlando. Leggere è difficile per me ancora oggi: eppure ho scelto un mestiere basato sulla lettura”.

L’attore che lancerà, il 9 novembre su History Channel, “Una storia pericolosa”, una serie di divulgazione che affronta il tema degli abitudini, degli oggetti e dei passatempi di epoche passate che oggi non sono più presenti per i pericoli che comportano, spiega:

“Affrontiamo la Storia, ma non i grandi eventi come l’offensiva delle Ardenne. Guardi queste vicende e pensi: ma davvero noi umani abbiamo fatto questo e siamo ancora qui? Stupisce ciò che la gente ha inventato pur di intrattenere o fare soldi: ad esempio, c’è chi ha creato un pettine nelle giornate calde prende fuoco incendiando capelli e vestiti. Mi è piaciuto molto il fatto che qualcuno potesse letteralmente spedire suo figlio dai nonni attraverso l’ufficio postale. Oppure, per 19.95 dollari, poteva ricevere una scimmietta importata dal Perù. La gente pensava: “Oh, voglio una scimmia. Sono così morbide, piccole, coccolose”. Poi scopriva che ti tiravano addosso i loro escrementi”