Oggi I Guerrieri della Notte, il cult di Walter Hill, compie 45 anni. Era il 9 febbraio del 1979 quando uscì nelle sale.

Protagonista del film è una fittizia gang di strada di Coney Island, i Warriors, che mandano una propria delegazione al grande raduno di tutte le bande giovanili newyorkesi convocata nel Bronx. In quell’occasione, tuttavia, vengono ingiustamente accusati dell’uccisione del capo di una rispettata banda rivale, trovandosi così a dover sfuggire agli agguati dei gruppi rivali e della polizia mentre attraversano l’intera città per tornare a Brooklyn. Divenuto in breve tempo un film di culto, la pellicola ha riscosso un grande successo finanziario e dato vita a un franchising di DVD, videogiochi e libri.

TRAMA

New York. La sera del 13 luglio 1979 viene proclamata una tregua tra tutte le bande giovanili che controllano i quartieri della città per permettere un grande raduno in un parco del Bronx, a cui ogni banda può partecipare con una delegazione disarmata di nove elementi. Il raduno è stato organizzato da Cyrus, leader dei Riffs, la banda più numerosa della città. L’uomo è un leader intelligente e carismatico, acclamato da tutte le delegazioni delle bande giovanili. Avvolto in un kimono di seta, egli arringa la folla e propone di unire tutte le forze disponibili, sfruttando la preponderanza numerica sulle forze dell’ordine al fine di sottrarre il controllo dei quartieri alla criminalità legalizzata della polizia. Nonostante l’accordo, lo psicopatico Luther, capo della gang dei Rogues, uccide Cyrus a colpi di pistola. Fox, uno dei membri dei Warriors, una banda di Coney Island, vede l’assassino. Luther gli punta la pistola, ma accecato da alcuni riflettori, non riesce a sparargli, così urla ai Riffs che a sparare a Cyrus sia stato Cleon, il leader della delegazione dei Warriors, che viene così linciato dai Riffs e da componenti di altre gang

JAMES REMAR, AJAX: “LA BATTUTA DEL BASTONE MI VENNE SUL MOMENTO”

Abbiamo visto gli speciali dell’edizione in blu-ray del film distribuita da Plaion dove abbiamo trovato un’intervista di James Remar (Ajax) che ricordò l’iconica scena con i Furies, ecco un estratto:

«Nella lotta con i Furies vedi tutti questi ragazzi truccati, sembravano quasi dei pagliacci e, sai, Ajax era un po’stronzetto, non si tirava indietro e di sicuro avrebbe detto qualcosa. Dunque guardandoli con quella faccia da duri mi è venuta in mente la frase: Ti infilo quel bastone nel c… e ti sventolo come una bandiera”. Ho visto quella frase in una rivista, scelta come una delle dieci migliori del baseball»