Il musicista, 49 anni, è stato trovato morto nella sua casa nella frazione di North End, nell’Essex, il 4 marzo.




 La morte di Keith Flint, voce dei Prodigy, avvenuta lo scorso 4 marzo, è stata archiviata come “non sospetta” da parte della polizia. La causa medica provvisoria è stata registrata come impiccagione. Il medico legale incaricato del caso, Caroline Beasley-Murray, si è infatti riservata di presentare una perizia aggiornata il 23 luglio prossimo, sulla base delle risultanze degli esami tossicologici, non ancora disponibili. Flint aveva infatti avuto problemi di tossicondipendenza in passato.




La notizia che si fosse trattato di un probabile suicidio si era diffusa già qualche giorno fa quando il compagno di band di Flint, Liam Howlett, aveva scritto su Instagram che




“la notizia era fondata. Non ci credo ma devo dirvi che nostro fratello Keith si è ucciso nel weekend. Sono scioccato, arrabbiato, confuso e col cuore spezzato”. 

Anche un altro collega del musicista, John Lydon dei Sex Pistols, aveva già dato dei commenti l’accaduto:




“Il mio cuore è spezzato per lui, era un mio caro amico, non fraintendetemi ma nessuno lo amava ed è stato lasciato solo, era a pezzi. Perché così tante persone sono lasciate sole in questo settore?”.

FONTE REPUBBLICA