Kong: Skull Island è la dimostrazione di come ancora si possa fare bene un blockbuster d’intrattenimento; infatti il film diverte e conquista per tutta la sua durata.

La pellicola si inserisce nel nuovo Monsterverse, costruito dalla Warner Bros, comprendente anche Godzilla,  il cui primo film uscì due anni fa sotto la regia di Garreth Edwards; a differenza di quest’ultimo, però, qui la creatura, il mostro, ci viene presentato subito e non vi è alcuna spasmodica attesa per il suo arrivo.

Kong infatti è mostrato subito in tutta la sua imponenza, forza e grandezza come re di un’isola misteriosa dove vivono creature  davvero mostruose chiamate gli strisciateschi, che hanno sterminato la stessa razza di Kong.

La vicenda è ambientata nel 1973, nel periodo del conflitto in Vietnam, quando con l’arrivo dei primi satelliti in orbita, un ente governativo segreto chiamato Monarch, diretto da un magnifico John Goodman, scopre quest’isola misteriosa e organizza una spedizione con militari, capitanati da Samuel Lee Jackson, reporter (una bellissima Brie Larson) ed un avventuriero ex forze speciali (un sempre convincente Tom Hiddleston).

Appena arrivati sull’isola si scontreranno subito con Kong e si renderanno conto di quanto sarà difficile scappar via da questo posto. Successivamente incontreranno un sopravvissuto della seconda Guerra Mondiale, un sempre ottimo John C. Reilly, che spiegherà a loro e agli spettatori  tutti i misteri dell’isola e comprenderanno che il reale nemico non è Kong, ma gli strisciateschi, le vere creature maligne dell’isola .

Grandissima azione dall’inizio alla fine del film, con quel pizzico di ironia che non guasta mai, Kong: Skull Island si pone come una piacevole sorpresa nel panorama cinematografico attuale, anche per via dei richiami al capolavoro di Francis Ford Coppola “Apocalypse now” capace di divertire e di farci ancora provare l’effetto wow di fronte ai mostri.


Simile nella fotografia al King Kong di Peter Jackson, segue però un’altra storia e risulta più riuscito sul piano del divertimento, ponendo le basi per un nuovo universo di mostri che promette bene [lwlWidget cod=”58affc9992cde7d20c0f4154″]

Piccolo spoiler:

C’è una scena dopo i titoli di coda che però non rivela molto, se non che Kong e Godzilla condividono lo stesso universo, cosa che, peraltro, era nota da tempo.