Intervistato da “La Stampa”, Michele Guardì, uno dei nomi storici della tv italiana, ideatore di quel contenitore che da ben 35 anni occupa lo spazio mattutino di Rai2, ovvero i Fatti Vostri, racconta con estremo trasporto i suoi inizi televisivi. La prima fonte di ispirazione è stata Mike Bongiorno:

“Da bambino, lui e i suoi quiz per me erano la tv, insieme agli sceneggiati. Lo vedevo e sognavo di fare come lui. Quando l’incontrai molti anni dopo, mi inginocchiai e gli baciai la mano”.

Si passa, poi, all’incontro più che determinante con Pippo Baudo, uno dei padri della tv moderna, quella in cui anche il mondo fuori ogni tanto faceva capolino:

“Ho cercato da subito di capire i confini dentro cui si muoveva per imparare dalla sua grande esperienza e professionalità. Era un altro mostro sacro. Difficile che sbagliasse qualcosa. Il rispetto del pubblico. L’occhio all’attualità”. 

Ma anche Guardì non è stato da meno come scopritore di talenti, o quanto meno come colui che ha permesso di lanciare certi nomi poi diventati notissimi in tv. Uno dei primi è stato Massimo Giletti:

“L’ho preso dall’informazione su segnalazione di Minoli. Capii subito che aveva una marcia in più. E infatti, da giornalista che era, si è rivelato un vero uomo di intrattenimento”. 

Tra gli altri spunta il nome anche di Fabrizio Frizzi:

“Grande professionista. Scrupoloso e gentile. Studiava, si preparava. Ricordo la volta che lo trovai angosciato perché in trasmissione doveva venire Andreotti. Lo tranquillizzai: “tu incontri la persona, non il personaggio”.