Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’attore Sebastian Harrison, volto indimenticabile di Satomi nella serie cult “Love Me Licia” e protagonista di numerosi film degli anni ’80, si è raccontato a cuore aperto, ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera, dal debutto da bambino al successo inaspettato, fino alla sua vita odierna.
Gli Inizi: Un destino scritto nel cinema
Nato in una famiglia d’arte, con un padre attore, il debutto di Sebastian sul set era quasi inevitabile. “Mio papà faceva l’attore,” racconta, “per cui il primo film che ho fatto avevo 3 anni, ed era un film con Giuliano Gemma.” Nonostante l’età, ricorda un aneddoto divertente: “Io non mi ricordo di niente, però mio padre dice che è durato due giorni perché mi sono addormentato sul set e ho detto ‘Vabbè, finiamo per oggi e ripartiamo domani’. Diciamo che come inizio non è stato un grandissimo inizio!”
La sua carriera è proseguita con spot pubblicitari. “Facevo pubblicità, sempre tramite l’agente di mio padre” La vera svolta arrivò dopo il liceo: “Mi hanno chiamato per fare un film che si chiama Bianco Apache e cercavano uno con gli occhi azzurri, i capelli biondi, che parlasse bene l’inglese. E siccome a Roma eravamo in pochi… È stato il primo grande film, grande ruolo.“
Love Me Licia: L’arrivo di Satomi
Il ruolo che lo ha consacrato al grande pubblico è stato quello di Satomi in “Love Me Licia“, ma Sebastian ammette di non conoscere il cartone animato originale:
“Il regista è venuto giù, ha fatto una serie di provini ad alcuni attori e, appena mi ha visto, mi ha detto: ‘Guarda, per me vai benissimo, però devo mandare la cassetta su ai produttori a Milano‘. Dopo un paio di giorni mi chiamano, vado su per firmare il contratto e dopo due-tre giorni parto con la macchina vado a Milano e lunedì si iniziano le riprese.”
Il Rapporto con i Colleghi
Sul set si creò un’atmosfera unica, specialmente con alcuni colleghi. “Ognuno tornava a casa, per cui non ci frequentavamo molto fuori dal set. Invece con Pasquale (Finicelli, interprete di Mirko), eravamo sempre insieme.” L’amicizia con Pasquale fu così forte che decisero di vivere insieme: “Io e Pasquale eravamo gli unici che non abitavamo a Milano. Lui di Napoli, io di Roma. Dopo un mese che siamo stati in questo residence, abbiamo deciso di prendere una casa insieme. Siamo diventati come due fratelli, praticamente.”
Un legame profondo che continua ancora oggi
Fratelli d’Italia: Un ruolo iconico inaspettato
Un altro ruolo che ha segnato la sua carriera è stato quello di “Poldino” nel film Fratelli d’Italia di Neri Parenti. “Guarda, non me l’aspettavo. Christian De Sica, mi sono sempre piaciuti i suoi film. Il ruolo era di due giorni di lavoro, per cui non mi immaginavo che era un personaggio così importante nella storia, diciamo l’antagonista di Christian De Sica. Un po’ mi meraviglio, perché me lo dicono tutti: ‘Ah, tu sei quello lì!’. Io mi aspetto Satomi, poi dicono ‘Poldino!'”.
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