È stata assolta con formula piena, “perché il fatto non sussiste”, la conduttrice tv Simona Ventura, che era imputata per una presunta evasione fiscale da circa 500mila euro. Lo ha deciso il giudice della seconda sezione penale del tribunale di Milano, Sandro Saba. A conclusione di questo “incubo”, definito così dalla stessa conduttrice, Simona Ventura commenta attraverso i social questa decisione:

“Oggi è finito un incubo lungo 3 anni e mezzo. Essere accusata di ‘elusione fiscale‘ di ‘frode’, è stato duro da sentire e da incassare, anche perché, se ho una colpa, è stata quella di fidarmi totalmente delle persone che non lo meritavano affidando loro la mia vita”.

La Ventura, che si era sempre difesa anche in aula, spiegando di essersi “fidata” del lavoro dei suoi tributaristi, ha voluto sottolineare una serie di punti:

“Ora che tutto è dietro le spalle, vorrei fare delle precisazioni:
a) Ho sempre nutrito profonda fiducia nel sistema giudiziario italiano, fatto di tre gradi di giudizio, che permettono ad una persona di difendersi.
b) Non ho mai commesso nessun reato.
c) Il fango che, in fase preliminare, mi è arrivato addosso dal mondo dei social e dei blog, mi ha ferito nel profondo. Le accuse che arrivano dai famosi e celeberrimi ‘leoni da tastiera‘ fanno male, soprattutto a chi (come me) sa di essere innocente.
d) Quando uno è indagato scatta immediamente la presunzione di colpevolezza mentre quella di innocenza non viene mai considerata”.

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Ed infine, dopo aver ringraziato il suo avvocato Jacopo Pensa e tutti coloro che hanno lavorato affinché emergesse la verità, Simona Ventura conclude:

“Male non fare paura non avere diceva mia nonna, anche se, al giorno d’oggi la calunnia, più che un venticello è un uragano. Grazie anche a voi, che mi state sempre vicino. Noi, insieme, urlando nel cielo: CREDERCI SEMPRE ARRENDERSI MAI!”