“Stefania Sandrelli ha alimentato i miei sogni di adolescente: tutti i giorni passando davanti ai sei metri del manifesto di Io la conoscevo bene mentre andavo a scuola guardavo quella foto e potete ben immaginare cosa la sua bellezza poteva suscitare nella mente e nei sogni nei ragazzini di allora…” Da quel film bellissimo, tra l’altro di una modernità assoluta, il Direttore della Mostra del Cinema, Alberto Barbera è stato letteralmente conquistato, tanto che lo ha voluto citare unendosi, oggi, insieme al Presidente della Biennale Roberto Cicutto, all’omaggio che i Giornalisti Cinematografici (Sngci) hanno dedicato all’attrice festeggiata con il Premio Pietro Bianchi 2022.

È il riconoscimento che la stampa del cinema assegna tradizionalmente al Lido, quest’anno per la 45.ma edizione, d’intesa con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. “Dedicato a una personalità del cinema italiano, è quest’anno un omaggio a un’icona della migliore commedia italiana, che continua a conquistare il pubblico con semplicità e grande passione e con la freschezza evergreen del suo talento” – ha sottolineato consegnandole il Premio a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti, la Presidente Laura Delli Colli.

Il Premio celebra una lunga stagione d’amore della Sandrelli con il cinema proprio nel giorno del suo ritorno alla Mostra con Acqua e anice, opera prima di Corrado Ceron, evento speciale in arrivo alle Giornate degli Autori. Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 2005, Stefania Sandrelli ha ricevuto dai Giornalisti Cinematografici ben sette Nastri d’Argento fra i quali anche un Nastro d’onore e il Nastro d’oro alla carriera. È stata infatti premiata per le sue interpretazioni de La terrazza e La cena di Ettore Scola, Mignon è partita di Francesca Archibugi, L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, La prima cosa bella di Paolo Virzì.

Un riconoscimento prestigioso che sono molto felice e profondamente onorata di ricevere da una categoria tanto importante per il nostro lavoro che mi ha sempre seguito con attenzione e con un affetto da me totalmente ricambiato. Un grande attestato di stima reciproca che dura negli anni” – ha sottolineato commossa la Sandrelli. “Questo Nastro è un omaggio importante alla mia storia ma anche al mio modo di essere innanzitutto cinefila. A Viareggio dove sono nata c’erano più cinema che chiese e mio fratello mi portava a vedere due e tre film al giorno che spaziavano nei vari generi. Sono molto legata a questo Festival, al suo pubblico e a Venezia, mia figlia è stata concepita proprio qui, in un gennaio freddo che non dimentico come amo questa città che rappresenta il mondo, così bella, sembra quasi vista come da un paio di occhiali. Venezia è talmente bella a volte sembra non vera, concretizza il sogno e l’immaginazione di bellezza” – continua la Sandrelli.

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