Tre anni fa ci lasciava il grande Robin Williams, personalmente ho saputo la notizia mentre ero in vacanza fuori con i miei amici ed è stato un grande trauma. L’attore che più di tutti ci ha entusiasmato con il suo carisma non c’era più e oggi vogliamo ricordarlo così, raccontando la sua carriera.

Robin McLaurin Williams (Chicago, 21 luglio 1951 – Paradise Cay, 11 agosto 2014) è stato un attore, doppiatore, comico e produttore cinematografico statunitense. Ebbe una formazione teatrale ed ottenne popolarità televisiva tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo interpretando l’alieno Mork nella serie televisiva Mork & Mindy (1978-1982). In seguito, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Duemila, raggiunse l’apice del successo quale protagonista con ruoli prevalentemente brillanti in numerose pellicole che lo portarono ad essere definito interprete dalla comicità debordante e fulminante, ma anche un attore intenso e misurato in ruoli meno divertenti.

Candidato all’Oscar per le sue interpretazioni di Adrian Cronauer in Good Morning, Vietnam (1987) di Barry Levinson, del professor John Keating ne L’attimo fuggente (1989) di Peter Weir e di Henry Parry Sagan ne La leggenda del re pescatore (1991) di Terry Gilliam, si aggiudicò infine la statuetta nel 1998 per il ruolo dello psicologo Sean McGuire in Will Hunting – Genio ribelle, girato l’anno precedenteaccanto a Matt Damon con la regia di Gus Van Sant.

 

Definito attore “eclettico e geniale”, fu protagonista di commedie per famiglie quali Hook – Capitan Uncino (1991), Mrs. Doubtfire (1993), Jumanji (1995) e Patch Adams (1998), ma anche dei thriller One Hour Photo e Insomnia, entrambi del 2002.

Pur mantenendo intatte le sue capacità di adattarsi a molti ruoli, negli ultimi anni ha vissuto la difficoltà di essere in parte dimenticato dal pubblico e di non ricevere l’appoggio della critica , ritrovando il successo commerciale interpretando la statua di cera del presidente Theodore Roosevelt al fianco di Ben Stiller nella trilogia di Una notte al museo (2006, 2009, 2014) e quello dei recensori come protagonista del dramma indie Boulevard (2014) di Dito Montiel.